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Ecco le principali cause dell’autosabotaggio e come smettere di farci del male

Quante volte hai pensato “non ce la farò mai”? Probabilmente più di quelle che ricordi.

Continuare così, lo sai, non può portare a nulla di buono: faticherai sempre di più a raggiungere i tuoi obiettivi e proverai solo insoddisfazione e frustrazione, che si ripercuoteranno sia sul lavoro che nel privato.

Decisamente non il massimo, vero?

Ecco perché in questo articolo vedremo di:

  1. identificare le cause e gli schemi ricorrenti dell’autosabotaggio;
  2. individuare alcune soluzioni per porre fine a questo circolo vizioso.

Hai già l’impressione che questo articolo faccia al caso tuo?

Iniziamo!

Autosabotaggio: definizione, cause e soluzioni per interrompere i pensieri negativi su di sé

Che cos’è l’autosabotaggio? Qui il suo significato

L’autosabotaggio si verifica quando, attivamente o passivamente, intraprendiamo azioni che ci impediscono di raggiungere i nostri obiettivi.

Questo comportamento può riguardare quasi tutti gli aspetti della nostra vita, che si tratti di una relazione, di un obiettivo di carriera o di un obiettivo personale come la perdita di peso.

Sebbene sia molto comune, si tratta di un insieme ciclico di comportamento incredibilmente frustrante che abbassa la nostra autostima e ci fa sentire bloccati.

Le ragioni per cui una persona può scegliere un comportamento autosabotante sono molteplici, ma tante derivano dalla mancanza di fiducia in sé stessi.

Numerosi studi psicologici forniscono una buona visione del perché e del come ci autosabotiamo. L’abuso di sostanze, il ricorso al cibo o la procrastinazione possono essere tutti modi per autosabotarsi. Oppure, possiamo non impegnarci nelle relazioni o non essere buoni amici anche quando un buon legame è ciò che vogliamo veramente.

Ma vediamo di approfondire le cause di questo fenomeno che, ahimè, è comune a molti.

cause dell'autosabotaggio | CVing

Perché ci autosabotiamo? Queste le cause principali che (forse) ignoravi

#1 Mancanza di autostima

Quando non crediamo in noi stessi non possiamo raggiungere i nostri obiettivi, e (indovina un po’?) la fiducia in sé stessi comprende anche l’autostima.

Se ci diciamo costantemente che non siamo abbastanza intelligenti, qualificati o bravi per avere ciò che vogliamo, ci comporteremo di conseguenza a nostro svantaggio.

Il modo in cui parliamo a noi stessi è importante e influisce direttamente sul modo in cui ci presentiamo al mondo (approfondiremo questo aspetto tra poco). Quando non abbiamo fiducia in noi stessi, facciamo cose che ci impediscono di raggiungere il nostro massimo potenziale.

#2 Paura del successo

Quando abbiamo lavorato duramente per ottenere qualcosa, il nostro successo può talvolta diventare un fattore di stress.

Questo accade spesso quando manca la fiducia in sé stessi: come dicevamo poco fa, possiamo temere di non essere davvero qualificati o preparati e di essere smascherati come ‘truffatori’.

La paura del successo ci porta dunque a mettere in atto comportamenti che limitano il nostro successo, per l’appunto. Per cui, quando ci stiamo avvicinando al raggiungimento di un obiettivo, possiamo iniziare a fare cose che ci impediscono di raggiungerlo.

#3 Trasferimento delle colpe

Quando crediamo che non andremo bene o che falliremo in ogni caso, iniziamo a comportarci in modo da assicurarci il fallimento.

Quando pensiamo cose come “tanto non otterrò mai il contratto”, ci distacchiamo dalla responsabilità di raggiungere i nostri obiettivi. Quando falliamo, perché ci siamo già detti che sarebbe andata così, la colpa può essere facilmente trasferita a qualcun altro. Così facendo, possiamo giustificare la procrastinazione o la mancata preparazione perché abbiamo già accettato che non avremo successo e che non dipenderà da noi.

#4 Desiderio di avere il controllo

Ci sentiamo meglio quando sappiamo di avere il controllo. Accettando in anticipo un risultato negativo, sentiamo di avere il controllo anche se non è quello che vogliamo che accada.

Di fatto, controlliamo il nostro fallimento quando applichiamo questi comportamenti e schemi di pensiero autosabotanti.

#5 Paura del fallimento

Sì, abbiamo detto che una delle cause è la paura del successo, ma anche del fallimento.

Cioè?

Temiamo di dare tutto quello che abbiamo per raggiungere un obiettivo e di non essere comunque sufficienti. È più facile dare a sé stessi delle motivazioni per cui si è fallito che dare veramente il massimo e non riuscire.

Questa è la ragione più evidente per cui ci autosabotiamo.

Leggi anche: Biohacking: cos’è e come può aiutarti a riprendere il controllo della tua vita

Identificare l’autosabotaggio: quattro schemi ricorrenti

Esistono diversi modelli associati all’autosabotaggio.

Uno dei passi fondamentali per identificare questi comportamenti è sviluppare l’autoconsapevolezza.

Esatto.

L’autoconsapevolezza, o introspezione, è fondamentale per notare i modelli di comportamento autosabotanti e rafforzare la capacità di fermarli sul nascere.

1. Perfezionismo

La ricerca della perfezione può sembrare una buona cosa, ma spesso ostacola l’efficacia.

Talvolta, i perfezionisti faticano a iniziare i progetti e, quando li iniziano, l’ossessione per i dettagli impedisce loro di portarli a termine. Hanno la tendenza a pensare a tutto, che è come pensare a niente, sono particolarmente severi con sé stessi e si allontanano da potenziali opportunità prima ancora di iniziare.

2. La moderazione

Le persone che lottano con la moderazione spesso hanno difficoltà a stabilire dei limiti.

Questo comportamento può apparire come una forma di compiacimento (che porta a dire “sì” a troppe cose). Oppure può trattarsi di una mancanza di moderazione in altre aree della vita che si riflette anche nel lavoro.

Ci sono molti modi sottili di ‘esagerare’, come stare svegli tutta la notte a guardare la TV o allenarsi fino allo sfinimento in palestra. Anche se l’eccesso di impegno può sembrare una forte spinta a raggiungere i risultati, spesso nasconde una paura di fondo del successo.

3. Procrastinazione

Tutti sono colpevoli di procrastinare di tanto in tanto, soprattutto quando si tratta di un progetto che non si vuole realizzare.

Ma rimandare le proprie responsabilità può in realtà indicare una mancanza di fiducia in sé stessi. Quando si procrastina, ci si impedisce di avere il tempo e le risorse necessarie per fare il proprio lavoro al meglio.

La procrastinazione va spesso di pari passo con il perfezionismo. Come dicevamo prima, i perfezionisti spesso ritardano l’inizio di un progetto se ritengono di non poterlo realizzare alla perfezione.

4. Mancanza di comunicazione

Sai di aver bisogno di aiuto per un progetto, ma non lo comunichi. Sei in ritardo, ma decidi di non inviare un messaggio.

La comunicazione è parte integrante della nostra vita, sia sul posto di lavoro che nella vita privata. Quando ci opponiamo a questo processo, spesso è per eccesso di autocritica.

Temiamo che, chiedendo aiuto, mettiamo in evidenza i nostri fallimenti.

Purtroppo, la mancanza di comunicazione può danneggiare le nostre relazioni. Ancora peggio, può creare un terreno fertile per la sindrome dell’impostore dove, poiché nessuno sa di cosa si tratta, si vive nel timore di essere ‘scoperti’.

l'importanza della terapia per smettere di autosabotarsi | CVing

Come smettere di autosabotarsi: cinque consigli per iniziare a fermare questo circolo vizioso

1. Creare una vision board

Una vision board è una forma di visualizzazione che aiuta a fissare gli obiettivi e facilita la definizione delle priorità. Evidenzia quello che vuoi dalla tua vita e come pensi di raggiungerlo.

Creare una vision board e tenerla in un luogo ben visibile della casa, come la camera da letto, aiuta a smettere di autosabotarsi e a tenere a mente gli obiettivi a breve e lungo termine.

Per esempio, potresti avere dei post-it con reminder positivi e mantra che ti motivano.

Le ricerche indicano che la definizione degli obiettivi ha un effetto positivo sulla salute mentale e può avere un effetto positivo sul recupero personale, quindi può essere certamente uno strumento utile per le persone che sono bloccate in questo ciclo.

2. Individuare i fattori di stress

Per interrompere i comportamenti autosabotanti, è necessario identificare quello che effettivamente scatena le tue azioni.

Quando ti senti sotto stress o stai mettendo in atto comportamenti autolesionistici, scrivi su un diario la situazione, come ti senti e come stai gestendo la situazione.

Con il tempo, noterai degli schemi ricorrenti e sarai in grado di individuare quali eventi scatenano il tuo stress e come reagire in modo più sano.

3. Comunicare con le persone care

A causa di modelli relazionali che hai sperimentato da bambino o in passato, potresti avere la tendenza di allontanare le persone care.

Per capire perché stai sabotando le relazioni importanti, il diario può aiutarti a comprendere gli schemi o le abitudini comuni. Inoltre, assicurati di comunicare con le persone care e di lavorare per rispondere positivamente durante le conversazioni, al fine di costruire relazioni più sane.

4. Parlare a sé stessi in modo positivo

Con questa pratica intendiamo l’atto di rendere la tua narrazione interna o voce interiore positiva, ottimista, propositiva.

A differenza del discorso negativo, che può portare a una bassa autostima o alla mancanza di autostima, il discorso positivo aiuta a ridurre lo stress, alleviare l’ansia e incoraggiare abitudini sane.

Lavora per cambiare il tuo self-talk facendo pratica, magari usando affermazioni positive o mantra, e concentrandoti sulla cura di te durante la giornata.

5. Cercare un supporto professionale

Se non riesci a controllare i tuoi comportamenti autosabotanti, potrebbe essere il momento di cercare un supporto professionale.

La terapia si è dimostrata un’opzione eccellente per le persone che si impegnano in azioni autodistruttive.

Perché?

Perché aiuta a portare in superficie le cause dell’autosabotaggio, in modo da poterle affrontare e poter formulare un piano per rispondere meglio alle cause scatenanti o ai fattori di stress.

Leggi anche: Come ritrovare l’entusiasmo e recuperare la positività sul lavoro (e non solo)

Conclusioni

In questo articolo abbiamo approfondito le principali cause dell’autosabotaggio. Inoltre, abbiamo visto alcuni schemi ricorrenti e qualche possibile soluzione per chi si trova in questa situazione.

All’inizio sarà tutt’altro che facile ma vedrai che, con la pratica e la perseveranza, comincerai a notare qualche miglioramento.

Ce la puoi fare. Davvero.

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