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Sì, la positività può diventare ‘tossica’: ecco perché e cosa fare per evitarlo

Hai mai sentito dire ‘Pensa positivo!’ come se fosse la risposta a tutti i problemi? O ti è mai stato detto che dovresti ‘fare buon viso a cattivo gioco’?

Probabilmente sì.

In molte occasioni, questi sono esempi di positività tossica, un’idea che può sembrare allettante, ma che può avere effetti negativi sulla salute mentale.

In questo articolo, approfondiremo il concetto di positività tossica e ti forniremo consigli su come evitare questo comportamento.

Positività tossica: quando il troppo ottimismo rischia di danneggiare te e gli altri

gli effetti della positività tossica | CVing

Che cosa si intende per positività tossica?

Naturalmente, la positività di per sé non è tossica. Il desiderio umano di trovare un significato e un lato positivo nelle esperienze negative è ammirevole. Ma c’è un’intera gamma di emozioni e di esperienze che viviamo, e le lezioni positive non derivano dalla loro soppressione.

Dunque, che cos’è la positività tossica?

La positività tossica è la pressione che ci porta a mostrare solo emozioni positive, sopprimendo qualsiasi emozione, sentimento, reazione o esperienza negativa. Questo atteggiamento invalida dunque l’esperienza umana e può portare a traumi, isolamento e meccanismi malsani.

Ma non è tutto.

Al giorno d’oggi, siamo soggetti a un’ondata quasi infinita di messaggi che ci esortano a restare positivi. In un certo senso, è un messaggio di protezione contro l’ondata di negatività, altrettanto aggressiva, che si legge nei notiziari e sui social media. Ma quando ci affrettiamo a lanciare aforismi positivi, rischiamo di passare sopra la nostra esperienza reale (e a volte dolorosa) o di quella della persona con cui stiamo parlando.

Per farla breve, questo tipo di invalidazione può essere un vero e proprio trauma.

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Come la positività tossica influisce sulla salute mentale

Ironicamente, la natura sprezzante della positività tossica non è affatto facile da nascondere sotto il tappeto. La positività tossica è in realtà una forma di gaslighting, termine con cui si indica quando qualcuno mette in discussione il proprio senso della realtà.

Può portare le persone a dissociarsi dai propri sentimenti negativi, a razionalizzare le esperienze inaccettabili e persino a ‘gaslightare’ gli altri a loro volta.

Quando insistiamo sul fatto che le persone provano solo metà della loro esperienza emotiva, stiamo dicendo loro (apertamente o meno) che c’è qualcosa di sbagliato in loro se provano qualcosa di diverso.

Ma approfondiamo.

La positività tossica ha un impatto sulla nostra salute mentale nei seguenti modi.

#1 Provoca vergogna

Quando diciamo agli altri di nascondere le emozioni dolorose o difficili con una faccia felice, facciamo intendere che i loro veri sentimenti sono inaccettabili. Questo spesso innesca nella persona un senso di colpa o di vergogna, che ora deve affrontare in aggiunta all’esperienza negativa.

#2 Ha un impatto sulla connessione interpersonale

Se quando si confidano i propri sentimenti a qualcuno si ricevono continuamente commenti sprezzanti e di biasimo, quante probabilità ci sono di condividerli di nuovo?

Sia nelle relazioni personali che in quelle professionali, è probabile che smettiamo di chiedere supporto quando non riceviamo la giusta comprensione.

#3 Riduce il benessere

La positività può essere utile per la nostra salute mentale e il nostro benessere. Tuttavia, quando ci troviamo di fronte a una minaccia alla nostra identità, le ricerche indicano che fare ‘buon viso a cattivo gioco’ ha un impatto negativo sul nostro benessere.

Esatto, proprio così.

#4 Riduce l’autoefficacia

Ogni sentimento sulla ruota delle emozioni è collegato in qualche modo alla sopravvivenza. Quando ignoriamo quello che i nostri sentimenti cercano di dirci, diventiamo meno abili e meno motivati a usare queste informazioni per risolvere i problemi.

Se crediamo che non c’è altro che si possa fare – se non sopprimere queste emozioni –, è meno probabile che crediamo nella nostra capacità (o nella necessità) di trovare una soluzione.

#5 Aumenta lo stress

Reprimere le emozioni ha un effetto stressante sul nostro corpo.

A tal proposito, un gruppo di ricercatori ha condotto uno studio molto interessante: ha chiesto a due gruppi di partecipanti di guardare un film emotivo. Cosa è emerso? Che il gruppo di coloro che di norma reprime i propri sentimenti ha mostrato una frequenza cardiaca più alta rispetto a quelli che si lasciavano andare alle emozioni negative.

Questo ci porta alla conclusione che, con il tempo, reprimere continuamente le proprie emozioni abbia ripercussioni negativa sia al livello fisico che psicologico.

gli effetti della positività tossica | CVing

Dunque… È giusto essere negativi?

Gli esseri umani provano un’ampia gamma di emozioni, ognuna delle quali è una parte importante del benessere. L’ansia, ad esempio, può mettere in guardia da una situazione di pericolo o da una remora morale, mentre la rabbia è una risposta normale a un’ingiustizia o a un maltrattamento. D’altro canto, la tristezza può segnalare l’intensità di una perdita.

Non riconoscere queste emozioni significa ignorare le azioni che possono ispirare.

E indovina un po’? Non parlarne non le farà sparire.

La maggior parte delle persone ha bisogno di aiuto per gestire le proprie emozioni di tanto in tanto. Il semplice fatto di esprimere le emozioni può farle sentire meno forti, aiutando la persona a sentirsi meno ‘intrappolata’ da esse.

Non a caso, alcune ricerche dimostrano che parlare delle emozioni – comprese quelle negative – può persino aiutare il cervello a elaborare meglio i sentimenti. Un vecchio studio ha rilevato che etichettare e parlare delle emozioni riduce la forza di alcuni percorsi cerebrali associati a tali emozioni.

Questa scoperta suggerisce quindi che parlare dei sentimenti può farli sentire meno opprimenti.

Perciò, come evitare la positività tossica? 🧐

Alcune strategie per evitare la positività tossica autoimposta comprendono:

  • riconoscere le emozioni negative come normali e come parte importante dell’esperienza umana;
  • identificare e dare un nome alle emozioni piuttosto che cercare di evitarle;
  • parlare con persone fidate delle emozioni, comprese quelle negative;
  • cercare il sostegno di persone non giudicanti, come amici fidati o un terapeuta.

D’altro canto, una persona può evitare di imporre una positività tossica agli altri:

  • incoraggiando le persone a parlare apertamente delle proprie emozioni;
  • imparando a essere più a proprio agio con le emozioni negative – spesso le persone minimizzano i sentimenti negativi degli altri perché provano un certo senso di imbarazzo di fronte a questo tipo di sensazioni;
  • evitando di cercare di avere una risposta positiva a tutto ciò che una persona dice;
  • riconoscendo che intense emozioni negative spesso coincidono con potenti emozioni positive, come quando un profondo dolore segnala un intenso amore.

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Conclusioni

In questo articolo abbiamo parlato della positività tossica e dei suoi effetti negativi sulla salute mentale.

È molto importante accogliere tutte le nostre emozioni, belle o brutte che siano. Nascondere il dolore non lo farà passare, mentre affrontarlo di petto – con i nostri tempi  – ci permette di crescere ed evolvere.

Ricorda, ce la puoi fare! 🙏🏻


💡Takeaways sulla positività tossica

  • La positività tossica è la pressione a mostrare solo emozioni positive, sopprimendo qualsiasi emozione, sentimento, reazione o esperienza negativa.
  • Questo atteggiamento invalida l’esperienza umana e può portare a traumi, isolamento e meccanismi di coping malsani.
  • La positività tossica ha un impatto negativo sulla salute mentale, come la vergogna, la riduzione della connessione interpersonale, la riduzione dell’autoefficacia e l’aumento dello stress.
  • Ignorare le emozioni negative significa ignorare le azioni che possono ispirare.
  • Alcune strategie per evitare la positività tossica includono riconoscere le emozioni negative come normali, dare un nome alle emozioni piuttosto che cercare di evitarle, parlare con persone fidate delle emozioni, cercare il sostegno di persone non giudicanti e diventare più a proprio agio con le emozioni negative.

FAQ sulla positività tossica

Che cos’è la positività tossica?
La positività tossica è la pressione che porta a mostrare solo emozioni positive, sopprimendo qualsiasi emozione, sentimento, reazione o esperienza negativa. Invalida l’esperienza umana e può portare a traumi, isolamento e meccanismi di coping malsani.

In che modo la positività tossica influisce sulla salute mentale?
La positività tossica può portare alla vergogna, alla riduzione della connessione interpersonale, del benessere e dell’autoefficacia e all’aumento dello stress. Può anche portare alla gaslighting, ovvero mettere in discussione il proprio senso della realtà.

Come evitare la positività tossica?
Per evitare la positività tossica autoimposta, si possono riconoscere le emozioni negative come normali e come parte importante dell’esperienza umana, identificare e dare un nome alle emozioni, parlare con persone fidate delle emozioni e cercare il sostegno di persone non giudicanti. Per evitare di imporre una positività tossica agli altri, si può incoraggiare le persone a parlare apertamente delle proprie emozioni, diventare più a proprio agio con le emozioni negative, evitare di cercare di avere una risposta positiva a tutto ciò che una persona dice e riconoscere che intense emozioni negative spesso coincidono con potenti emozioni positive.

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