Come funziona un contratto da stagista?
Conoscere la normativa vigente, gli orari di lavoro e la retribuzione minima è fondamentale:
- sia per il futuro stagista, che può far valere i suoi diritti e non farsi ‘fregare’;
- sia per il datore di lavoro, per stipulare contratti a norma di legge.
Ecco perché in questo articolo vedremo come funziona questo percorso formativo, qual è lo stipendio minimo e quanto dura.
Contratto stage: tutto quello che c’è da sapere sul tirocinio
Cos’è il contratto da stagista e come funziona?
Prima di parlare di orari di lavoro, retribuzione minima e contributi, è importante capire cos’è uno stage o tirocinio, spesso e volentieri confuso con l’apprendistato.
Devi sapere che, a differenza di quest’ultimo, lo stage non è esattamente un rapporto di lavoro, ma un periodo di formazione professionale nel quale lo stagista viene inserito all’interno dell’azienda e apprende quello che sarà, auspicabilmente, il suo lavoro o un’esperienza da inserire nel proprio CV.
Il tirocinio si compone di due parti fondamentali:
- la convenzione;
- il progetto formativo.
Lo stage può iniziare a tutti gli effetti nel momento in cui si attiva la convenzione tra l’azienda ospitante e l’ente, nella maggior parte dei casi una scuola o l’università. Questo documento contiene tutti i dati relativi alle due parti e il modus operandi del tirocinio; inoltre, verranno nominati due tutor, uno interno all’azienda e uno di riferimento dell’università o della scuola, al quale lo stagista consegnerà una relazione conclusiva.
Il progetto formativo, invece, racchiude tutte le informazioni relative al tirocinio, al tirocinante, all’azienda e all’ente promotore dello stage.
Parliamo di:
- luogo e data di inizio dello stage;
- durata del periodo di formazione;
- orari di lavoro;
- mansioni e responsabilità;
- estremi identificativi dell’assicurazione INAIL;
- assicurazione privata;
- indennità economica;
- obiettivi;
- settore aziendale di riferimento.
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Quanto può durare un contratto da stagista?
Possiamo distinguere il contratto da stagista in tre tipologie in base alla durata:
👉🏻formativo o di orientamento: massimo sei mesi;
👉🏻di inserimento e reinserimento al lavoro: massimo un anno;
👉🏻a favore dei soggetti svantaggiati: massimo dodici mesi (ventiquattro mesi per le persone disabili).
Il monte ore totale CCNL che lo stagista deve svolgere sono indicate all’interno del progetto formativo, dove si trova anche il contratto.
È concesso un monte ore settimanali che va da un minimo di venti a un massimo di quaranta, anche se il minimo può essere rivisto in base alla normativa regionale di riferimento.
Inoltre il tirocinio può essere svolto in diverse modalità:
- a tempo pieno (in genere 9:00-18:00 oppure 8:00-17:00);
- part time verticale (sempre orario da ufficio, quindi 9:00-18:00 oppure 8:00-17:00);
- part time orizzontale (9:00-13:00 oppure 8:00-12:00);
- a turni, che possono essere svolti tra le 6:00 e le 24:00 a discrezione dell’azienda.
A questo punto probabile che tu ti stia chiedendo se uno stagista può lavorare anche nei weekend.
La risposta?
Sì, è possibile, purché non venga superato il numero di ore previste per lo stage che, come abbiamo detto poco fa, corrisponde a quaranta ore settimanali. Inoltre, se lo stagista lavora nei weekend e nei giorni festivi avrà diritto a recuperare i giorni di riposo.
Stage e retribuzione: questo è lo stipendio di uno stagista
Il contratto da stagista è cambiato nel corso degli ultimi anni grazie alla riforma Fornero, entrata in vigore nel 2012.
Questa ha introdotto per la prima volta specifiche procedure e minimi quantitativi: a tal proposito, il tirocinio formativo prevede una retribuzione minima di 300€ lordi mensili ma, qualora questa non venisse rispettata, il datore di lavoro pagherebbe una sanzione che può andare dai 1.000 ai 6.000 euro.
La riforma è stata introdotta con lo scopo di tutelare i giovani lavoratori che si affacciano al mondo del lavoro per la prima volta, aiutandoli ad acquisire le competenze necessarie e l’esperienza di cui hanno bisogno per costruirsi una vera e propria carriera professionale.
Ad ogni modo, lo stagista non può essere considerato al pari di un dipendente effettivo, ragion per cui la retribuzione è minore.
Tuttavia, esiste un’ulteriore tipologia di tirocinio che i datori di lavoro possono utilizzare usufruendo del programma Garanzia Giovani dello Stato.
Di cosa si tratta?
Parliamo di un’iniziativa promossa dallo Stato che agevola i datori di lavoro e incentiva l’inserimento dei giovani all’interno delle aziende italiane. In questo caso, la regione stabilisce una retribuzione minima, che di solito non è mai inferiore ai 500 euro mensili: questa quota verrà divisa tra la regione e il datore di lavoro, anche se quest’ultimo può decidere di offrire un compenso maggiore, se lo ritiene opportuno.
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Conclusioni
In questo articolo abbiamo visto come funziona il contratto da stagista, quanto può durare e qual è lo stipendio minimo.
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