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Come entrare nello stato di flow e mantenerlo nel tempo

Lavorare in uno stato mentale positivo e rilassato?

No, non è un mito irraggiungibile, significa essere nel flow.

Il problema però è che questa esperienza è tanto piacevole quanto complessa da realizzare. Ma se se ne comprende l’importanza, potrebbe seriamente migliorare la tua produttività sul lavoro.

In che modo?

In questo articolo vedremo come entrare nello stato di flow e mantenere alta la concentrazione.

Iniziamo!

Cosa significa essere nel flow e come restare concentrati a lungo?

come entrare nello stato di flow

Che cos’è lo stato di flow?

Il flow è quello stato in cui si è totalmente assorbiti da un’attività coinvolgente e piacevole dove, in genere, si perdono il senso del tempo, la coscienza di sé e tutto ciò che non ha a che fare con il compito da svolgere.

Nel flow, si ha la sensazione di poter continuare a svolgere quello che si sta facendo per sempre.

Quando accade?

Diciamo che non c’è un’unica esperienza che determini questo stato di alta concentrazione: può accadere mentre si legge, si scrive, si dipinge, si corre o si fa giardinaggio.

Ma, sebbene non esista un’attività che garantisca il flow, ci sono alcune caratteristiche comuni che le persone sperimentano.

Quali?

Lo vediamo subito, ma prima cerchiamo di capire cosa accade al cervello in questi momenti.

Cosa succede al cervello nello stato di flow?

Cosa rende lo stato di flow così speciale? Le neuroscienze non l’hanno ancora capito del tutto. I ricercatori ne hanno riconosciuto il tratto specifico di essere uno stato mentale distinto che si verifica solo quando il livello di sfida del compito e il livello di abilità della persona sono in equilibrio.

In che modo?

Lavorare su un compito coinvolgente, ma non così difficile da risultare frustrante, permette al nostro cervello di rilassarsi in modo insolito.

Per essere precisi, quando siamo impegnati a concentrarci sullo sforzo, la rete esecutiva centrale (CEN) del cervello è impegnata.

Quando non facciamo nulla, invece, subentra la rete di modalità predefinita (DMN). Questa parte del cervello è associata al sogno a occhi aperti, ma svolge un ruolo neurologico importante; tieni presente che i nostri livelli di attività sono significativamente più alti quando siamo nella DMN, anche se non sembra che stiamo facendo molto.

Può essere controintuitivo, ma questa parte del cervello è attiva anche durante il flow.

Quando siamo in questo stato, la nostra mente è completamente impegnata nel compito da svolgere, in un modo che sembra liberare altre parti del cervello per creare connessioni.

Infatti, anche se si sta lavorando, il flow è ristoratore e piacevole, perché comporta il rilascio di dopamina, un neurotrasmettitore che ci fa sentire più rilassati, ottimisti, energici e dediti al compito da svolgere.

Leggi anche: Minimalismo digitale: le regole per ritornare a ritmi di vita più sereni

Sei modi per mantenere il flow

1. Creare un rituale dello stato di flusso

Un rituale dello stato di flow, o di flusso, è un’azione (o una serie di azioni) che si compie ogni volta che si sta per iniziare a lavorare su un compito critico. Questa azione è, sia per il cervello che per il corpo, il segnale che stai per dedicare tutta la tua concentrazione e attenzione a un compito e che non permetterai a nulla di distrarti.

Questo rituale ti aiuta a entrare nella mentalità di un solo binario, necessaria a sua volta per entrare nello stato di flow. Il tuo obiettivo è sfruttare la psicologia positiva per creare un’esperienza ottimale.

Forse il tuo rituale consiste nel meditare per dieci minuti, liberando la mente da tutte le distrazioni e dal disordine della giornata, oppure nel preparare lentamente una tazza di tè mentre contempli il compito da svolgere. O forse preferisci fare una breve passeggiata all’aperto per mettere ‘in moto’ il sangue e far scorrere la vena creativa.

Il punto è eseguire sempre lo stesso compito prima di entrare nello stato di flow, per questo lo definiamo rituale.

Questa ripetizione diventerà una sorta di segnale pavloviano, innescando una risposta biologica nel tuo corpo e preparandolo a concentrarsi.

2. Scegli l’attività più importante

Non vorresti sprecare lo stato di flusso in compiti banali come rispondere alle e-mail. Piuttosto, vorresti lavorare su qualcosa di veramente importante per la tua vita e la carriera.

Il consiglio è di combinare la tecnica “eat the frog” con lo stato di flusso.

No, non devi mangiare davvero una rana. 😅

Si tratta solo di un’espressione coniata da Brian Tracy che si riferisce al completamento del compito più importante (sebbene spiacevole) come prima cosa ogni giorno.

Concentrandosi su ciò che è più importante, ci si assicura di fare progressi significativi su progetti importanti ogni singolo giorno.

Di fatto, queste task richiedono la massima concentrazione, e il flow si verifica quando si combina la motivazione intrinseca a fare un ottimo lavoro con l’azione sul compito più importante.

In queste situazioni, è molto più facile entrare nello stato di flow perché si è consapevoli della posta in gioco. Sai che se non porterai a termine questo compito, il progetto non andrà avanti e arriverai alla fine della giornata con la sensazione di non aver raggiunto il tuo obiettivo.

ragazza che medita all'aria aperta per entrare nel flow

3. Identificare il proprio momento di massima creatività e produttività

È difficile raggiungere il flow quando si è stanchi e non si ha molta energia creativa. Dopotutto, la mente è come un muscolo: non può fare molto in un solo giorno.

Se hai esaurito tutta la tua energia cerebrale per compiti non importanti, non sarai in grado di generare la concentrazione necessaria per entrare nello stato di flow.

La soluzione?

Determinare quando corpo e mente sono al massimo della creatività e dell’energia.

Per esempio, per la maggior parte delle persone questo momento è la mattina: sono reduci da una buona notte di sonno e il loro corpo è al culmine di un ciclo in cui l’energia è massima.

È proprio in questi momenti di massimo rendimento che è più facile concentrarsi completamente e svolgere il lavoro profondo che si verifica nello stato di flow.

4. Eliminare tutte le distrazioni

Lo stato di flow è piuttosto fragile.

In altre parole, è facile esserne strappati via da semplici distrazioni. Ciò significa che è assolutamente necessario eliminarle tutte:

  • chiudi la posta elettronica;
  • metti il telefono in modalità “Non disturbare”. Se sei utente Apple, puoi sfruttare la modalità Focus per eliminare le distrazioni;
  • chiudi la porta dell’ufficio (se ne hai una) o metti le cuffie e ascolta musica per concentrarti;
  • libera la scrivania da qualsiasi oggetto che possa distrarti.

L’obiettivo è isolarsi il più possibile per il tempo necessario per svolgere quel compito, fermo restando che ci saranno momenti in cui dovrai chiacchierare con i colleghi o i clienti e rispondere a e-mail e messaggi.

Ma durante lo stato di flow, non puoi permetterti di distrarti, e l’ambiente in cui ti trovi deve incoraggiare il flusso anziché ostacolarlo.

5. Impostare un Pomodoro

Come già detto, non si può essere in uno stato di flusso a tempo indeterminato.

Il cervello non è in grado di sostenerlo e le esigenze della vita quotidiana potrebbero non permetterlo.

L’utilizzo del metodo del pomodoro (è una sorta di timer autogestito, non devi cucinare nulla!) consente di creare un punto di partenza e uno di arrivo per le sessioni di stato di flusso. Inoltre, garantisce che il cervello possa riposare e rigenerarsi dopo un periodo di concentrazione profonda.

Idealmente, la sessione di stato di flow deve durare almeno quattro pomodori da 25 minuti (90-120 minuti). Dopo aver effettuato le quattro sessioni, è possibile concedere al cervello una pausa più lunga (almeno 15-20 minuti) durante la quale probabilmente si uscirà dallo stato di flow.

6. Raggiungere il flow

Inizialmente, potrebbe essere difficile raggiungere o mantenere l’esperienza del flow.

Se hai l’abitudine di rispondere continuamente alle e-mail, chattare con i colleghi o mandare messaggi agli amici, non sarà facile concentrarsi a lungo.

È dunque importante esercitarsi. Con il tempo, il flusso psicologico diventerà più facile da raggiungere.

Per cominciare, poniti l’obiettivo di entrare nello stato di flusso per 15 o 20 minuti. Se è troppo difficile, riduci ulteriormente il tempo. Durante queste sessioni iniziali, probabilmente la mente vagherà e avrai la tentazione di controllare la posta elettronica o di fare un salto sui social media.

Non cedere.

Per molti versi, la concentrazione è come un muscolo: più lo si usa, più diventa forte e più è facile entrare nello stato di flow.

Non scoraggiarti se non riesci a lavorare immediatamente per 90 minuti di fila, più ci si impegna, più è facile raggiungere l’obiettivo.

Leggi anche: Cos’è il career break e perché fare una pausa prima di tornare nel mondo del lavoro

Conclusioni

In questo articolo abbiamo visto cosa significa entrare nello stato di flow e come fare per mantenerlo il più a lungo possibile.

All’inizio potrebbe sembrare complesso, ma una volta che ci avrai preso la mano, noterai quanto può essere piacevole e gratificante.

A presto!

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