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Come gestire le critiche sul lavoro e perché è importante imparare subito a farlo

Parliamoci chiaro: le critiche non piacciono a nessuno, ma il modo in cui le affrontiamo sul lavoro può sicuramente fare la differenza agli occhi del capo e dei colleghi.

Che significa?

Se reagisci aggressivamente, le persone smetteranno di dirti dove migliorare e tu non avrai più opportunità di crescita, oltre a mostrarti poco disponibile al confronto.

Dove credi che ti porterà un atteggiamento simile? Non certamente a una promozione con festa a sorpresa organizzata dai tuoi collaboratori.

Ecco perché è importante capire come affrontare le critiche sul lavoro, sia per il proprio benessere che per quello dei nostri colleghi.

Vediamo dunque come fare.

Hai già l’impressione che questo articolo faccia al caso tuo?

Come affrontare le critiche sul lavoro nel modo corretto: ecco la strategia che ti aiuterà a farlo

critiche sul lavoro | CVing

Tre consigli per gestire le critiche sul lavoro

1. Accettare critiche costruttive

Prima di tutto, parliamo brevemente di critiche costruttive.

Se riconosci che la critica è giusta e vera, allora potresti semplicemente accettarla e assumerti la responsabilità di cambiare ciò che non va.

In una situazione di lavoro, il tuo manager o chi ti critica potrebbe pensare che sia l’unico modo per renderti consapevole della situazione.

In questi casi, non è necessario opporvisi fermamente e prenderla sul personale: prova a riflettere su quanto ti è stato detto e cerca di correggerti.

Sicuramente ti sarà utile! 😉

2. Manifestare il proprio disaccordo

Se invece ritieni che la critica sia ingiusta o immotivata, non avere paura di dire la tua.

La chiave, in questo caso, è mantenere un linguaggio del corpo e una voce sicuri e calmi. In altre parole, non devi far trasparire emozioni negative come rabbia o ira, altrimenti la discussione sfocerà in una lite che non gioverà a nessuno.

Pensaci: non ne varrebbe la pena.

Ad esempio, se qualcuno ti accusa di essere sempre in ritardo, ma sai che non è vero, potresti rispondere “No, non sono sempre in ritardo, sarà capitato solo qualche volta, ma non è una mia abitudine. Perché mi dici questo?”.

Mettiti in posizione di ascolto e non sulla difensiva, cerca di capire perché ti è stata mossa una certa critica. Magari si tratta di un fraintendimento, il che ti darà l’occasione per spiegarti e risolvere la questione pacificamente.

3. Fare domande

Porre domande al tuo interlocutore ti permette di saperne di più sulle critiche che ti vengono mosse, così da valutare se sono valide e riconoscere i punti da affrontare.

Ad esempio, se qualcuno ti dice: “La relazione che hai scritto era pessima”, potresti rispondere chiedendo: “Che cosa hai trovato esattamente di pessimo?”.

Magari il tuo interlocutore ‘ammorbidirà’ la sua critica e cercherà di essere più specifico, se esortato nel modo giusto. Per rifarci all’esempio della relazione scritta, potresti anche scoprire che non era affatto pessima ma che c’erano solo delle sbavature da sistemare!

Capita spesso che le persone diano dei giudizi affrettati o sbrigativi senza scendere nei particolari: tu, in questo caso, non devi farti scoraggiare e, dove possibile, cercare di scavare più a fondo.

Leggi anche: Employer Branding e Personal Branding: cos’è che le rende così centrali?

Esempi di critiche e frasi per rispondere nel modo giusto (senza sfociare in una lite)

Questa tecnica è utile quando si ricevono critiche ingiuste o manipolatorie e si vuole evitare di reagire in modo:

  1. aggressivo, quindi entrare in una discussione;
  2. passivo, ossia sentendosi male con sé stessi e cedendo a qualsiasi richiesta, per puro senso di colpa.

Ma come fare? Ecco che ti parlo della tecnica dell’annebbiamento.

Dall’inglese ‘fogging’, è una pratica che serve a stemperare la situazione e consiste nel concordare con le verità che possono essere contenute in un’affermazione o in una frase, ignorando altri aspetti della critica e cercando di non giustificarsi a priori.

Si può essere d’accordo in uno dei tre modi seguenti:

  1. in parte;
  2. in probabilità;
  3. in linea di principio.

Andiamo con ordine.

Si è d’accordo in parte quando si riconosce che nell’affermazione c’è un po’ di verità.

Per esempio, se qualcuno dice: “Sei in ritardo, sei assolutamente inutile nel mantenere la parola data e non posso mai fare affidamento su di te”, si può rispondere: “Sì, hai ragione nel dire che questa volta sono in ritardo”.

Un altro esempio potrebbe essere: “Hai scritto una relazione troppo complicata, sei inutile nel tuo lavoro” e tu rispondi: “Sì, avrei potuto strutturarla un po’ meglio. Come pensi che potrei correggerla?”.

Il secondo caso prevede che tu non sia d’accordo con la critica, ma allo stesso tempo sia pronto ad ammettere che ci può essere una possibilità, per quanto remota, che l’interlocutore abbia ragione.

Ad esempio, “Se utilizzi il fornitore X invece di Y, non riuscirai a consegnare l’ordine in tempo” e tu rispondi: “Hai ragione, c’è la possibilità che faccia ritardo”.

Infine, essere d’accordo in linea di principio significa non concordare con la critica, ma ammettere che la logica del ragionamento potrebbe essere giusta.

Ad esempio, “Dovresti far controllare quel foglio di calcolo da qualcun altro, perché potrebbero esserci degli errori” e tu rispondi: “Hai ragione, a volte è utile far ricontrollare il proprio lavoro da altre persone, capita che ci sfugga qualcosa!”.

Quando si usa l’annebbiamento è importante ascoltare attentamente ciò che l’interlocutore sta dicendo, in modo da poter scegliere su cosa essere d’accordo.

Inoltre, è necessario mantenere un contegno calmo e rilassato, altrimenti si rischia di passare per sarcastici e beffardi, che è esattamente quello che vogliamo evitare in queste situazioni.

Cerca di mantenere un atteggiamento distaccato, evitando di lasciarti infastidire da qualsiasi elemento personale della critica e, soprattutto, non rispondere criticando l’altra persona, è un atteggiamento sterile che non porta a niente di benefico né per te né per l’altra persona.

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Come cambiare il modo di percepire le critiche al lavoro (e affrontarle serenamente)

Anche se non ti farà mai piacere ricevere critiche (chi vorrebbe riceverle?), di solito c’è almeno una parte di verità nelle affermazioni che vengono fatte.

In questo caso, puoi provare a mettere in pratica questi consigli per imparare a trasformare il negativo in positivo.

Pensa ‘bene’ di chi ti critica

Quando un collega o un supervisore ti dà un feedback, consideralo come un favore che sta facendo solo per te. Quella persona è così interessata a te da dedicarti del tempo per aiutarti a crescere e a migliorare nel campo che hai scelto.

Dopo tutto, per crescere nella tua posizione, devi sapere dove hai margini di miglioramento. Se qualcuno volesse danneggiarti, vedrebbe i tuoi errori e non direbbe nulla, lasciandoti sbagliare.

Sii consapevole

Mettersi sulla difensiva è naturale e potresti percepire le critiche come un’offesa personale.

Concediti del tempo per elaborare.

Se qualcosa sembra troppo doloroso, rifletti sul perché. Potrebbe essere un ricordo di un altro momento della tua vita in cui un’altra cosa ti ha ferito in modo simile. Capirlo è la chiave per superarlo.

Ascolta

Concentrati sull’ascolto attento delle parole pronunciate. Ricorda che ascoltare attivamente significa prestare attenzione ed elaborare, non usare il tempo, mentre l’altra persona parla, per preparare mentalmente la propria risposta.

Se qualcosa non ti è chiaro, fai domande, o prendi appunti per poter ricordare tutto in seguito.

Rispetta le critiche negative

Invece di vedere il feedback positivo e la critica costruttiva come opposti, impara a considerarli alla pari. Anche se una è molto più piacevole da ricevere rispetto all’altra, entrambi rappresentano un’opportunità di crescita.

Il feedback positivo aiuta a crescere rafforzando un comportamento positivo, mentre la critica insegna scoraggiando un comportamento negativo.

In generale, qualsiasi critica è meglio di nessun feedback.

Metti in pratica

Anche se ti sembrerà di perdere fiducia o credibilità mentre ascolti un feedback critico, non perdere di vista la lezione. Ricorda che c’è sempre qualcosa da imparare da ogni esperienza, soprattutto da quelle negative e dagli errori.

Se qualcuno è abile nel formulare critiche costruttive, prendi nota delle parole scelte e del tono di voce. Osserva gli indizi non verbali e il linguaggio del corpo. Si tratta di informazioni preziose per il giorno in cui sarai tu a fare la critica.

Anche tu puoi imparare a conoscerti attraverso questo processo: pensa a come reagisci e a come le critiche influiscono sulla tua autostima.

Leggi anche: L’intelligenza emotiva: una soft skill sempre più importante nel mondo del lavoro

Conclusioni

In questo articolo abbiamo visto alcuni consigli per iniziare ad affrontare le critiche nel modo corretto.

Mettendoli in pratica, potrai iniziare a capire come cambiare mindset per non prendere i feedback come un’offesa personale ma, piuttosto, come un’opportunità di crescita da cui trarre insegnamento.

In bocca al lupo per tutto!

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