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Meditazione e lavoro: come superare lo stress e ritrovare la serenità

Cerchi un modo per affrontare con più serenità i vari compiti al lavoro?

Forse la meditazione potrebbe essere la soluzione che fa al caso tuo.

Se implementata nella propria routine quotidiana, questa pratica potrebbe ridurre considerevolmente lo stress in ufficio.

In che modo?

Nell’articolo di oggi cercheremo di rispondere a questa domanda.

Stress sul posto di lavoro: alla ricerca della serenità tramite le pratiche di meditazione

ragazza che medita sul prato verde | CVing

Perché meditare al lavoro può diminuire lo stress in ufficio

Hai bisogno di una prova che la meditazione può ridurre significativamente lo stress sul posto di lavoro?

Ecco come la meditazione può invertire l’impatto dello stress sulla nostra mente e sul nostro corpo.

Innanzitutto, ci aiuta a regolare le nostre emozioni: quando pratichiamo la meditazione e ci sentiamo più a nostro agio con i pensieri e le emozioni spiacevoli che sorgono a causa di situazioni difficili, impariamo a reagire in modo calmo, riflessivo ed empatico di fronte allo stress e alle sfide (il che può essere particolarmente prezioso sul posto di lavoro).

Ma non è tutto.

La meditazione cambia il nostro cervello e lo ricrea in modo da renderlo più resistente allo stress. In particolare, la meditazione può ridurre le connessioni neurologiche con la corteccia prefrontale mediale – la parte del cervello responsabile della paura, dello stress e dell’ansia – mentre crea nuovi percorsi verso le parti del cervello responsabili della concentrazione e del processo decisionale. Inoltre, le ricerche dimostrano che due parti chiave del cervello – la materia grigia (responsabile della regolazione emotiva, della pianificazione, della risoluzione dei problemi) e lo spessore corticale (apprendimento, memoria) – aumentano con la pratica regolare della meditazione.

Di contro, l’amigdala (responsabile di stress, paura, ansia) diminuisce di dimensioni.

Infine, la meditazione migliora i biomarcatori dello stress.

Quando meditiamo, viene stimolato il sistema nervoso parasimpatico, che può influire positivamente su una serie di biomarcatori legati allo stress, tra cui:

  • l’abbassamento della frequenza cardiaca;
  • la riduzione della pressione sanguigna;
  • la diminuzione dei picchi di cortisolo (l’ormone dello stress).

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Come rimanere più concentrati sul posto di lavoro (oltre alla meditazione)

Può sembrare contraddittorio, ma il fatto che si chiamino ‘luoghi di lavoro’ non significa che siano il posto migliore per svolgere il proprio impiego. Imparando a concentrarci in modo più efficace, a comunicare in modo più compassionevole e a gestire le nostre frustrazioni, possiamo evitare molte delle comuni insidie che portano all’insoddisfazione sul lavoro.

E poi, tieni presente che, in molti casi, l’ufficio moderno è costruito per la distrazione.

In che senso?

Il fatto che oggi gli uffici siano condivisi, la presenza costante di e-mail, il via vai di gente per la pausa caffè… sono tutti elementi che ti distolgono costantemente dai tuoi compiti, ragion per cui devi continuamente tornare indietro e riprendere da capo.

Anche senza una pratica formale di meditazione, ci sono semplici misure che si possono adottare per avere maggiori possibilità di rimanere presenti:

  • disattivare le notifiche pop-up e le notifiche push;
  • rispondere alle e-mail durante periodi di tempo dedicati, invece di rispondere costantemente durante la giornata non appena arrivano nella casella di posta;
  • terminare un compito prima di iniziare il successivo.

Ma non è tutto.

È essenziale che ogni momento sia vissuto con consapevolezza, incluse le riunioni.

Può anche essere utile stabilire alcune semplici linee guida per coltivare un ambiente più consapevole in ufficio.

Inutile dire che le riunioni possono essere un’incredibile perdita di tempo quando le persone non ascoltano veramente, perché se una persona rimane con gli occhi puntati sul telefono, non è veramente presente.

Per evitare che questo accada, ci sono alcune semplici regole che si possono seguire:

  • quando possibile, evitare di portare con sé il cellulare o il computer, se non per motivi strettamente legati al lavoro;
  • se non c’è bisogno di prendere appunti, fare in modo che una persona funga da segretario e faccia circolare gli appunti dopo la riunione;
  • dare a tutti i presenti la possibilità di parlare, senza interruzioni.

lavoro in ufficio | CVing

Case study: come la meditazione ha migliorato le prestazioni sul lavoro

Presso Aetna, una grande compagnia di assicurazioni sanitarie, più di 10.000 dipendenti hanno partecipato a un corso di mindfulness o di yoga offerto dall’azienda, con il risultato di una forza lavoro più sana ed efficiente.

In uno studio condotto in collaborazione con la Duke University, Aetna ha riscontrato che tra i partecipanti si sono registrati:

  • una riduzione del 28% dei livelli di stress auto-riferiti;
  • un miglioramento del 20% della qualità del sonno;
  • una riduzione del 19% dei dolori registrati nei sondaggi dei partecipanti.

Inoltre sono diventati più efficaci, guadagnando in media 62 minuti alla settimana di maggiore produttività.

Quando si vive un momento particolarmente stressante, può essere utile un esercizio di mindfulness noto come S.T.O.P.:

👉🏻(Stop) Fermati: fai una pausa momentanea, qualunque cosa stia facendo.
👉🏻(Take a breath) Respira: fai caso al modo in cui respiri e, gentilmente, ritorna al momento presente.
👉🏻(Observe) Osserva: riconosci ciò che sta accadendo intorno a te e dentro di te.
👉🏻(Proceed) Procedi: dopo aver fatto un breve check-in con il momento presente, continua a fare quello che stavi facendo.

Ma come ben sai, queste tecniche non sono sufficienti per ridurre lo stress sul lavoro.

Anche per coloro che fanno della mindfulness un’abitudine, è inevitabile che al lavoro sorgano delle frustrazioni. I colleghi possono deluderci, le promozioni possono sfuggire alla nostra portata e le scadenze possono accumularsi.

Quando questo accade, invece di cercare di combattere la situazione, cerca di capire se è possibile affrontarla con una certa dose di equanimità.

Tieni presente che queste sono opportunità di riflessione.

Riesci a formulare una domanda in merito? Come ti senti? Che sensazioni stai provando? Puoi fare una pausa prima di reagire?

Come diceva Viktor Frankl, ricorda sempre che tra lo stimolo e la risposta c’è uno spazio, ed è proprio in questo spazio che troviamo “il potere di scegliere la nostra risposta; e nella nostra risposta risiede la nostra crescita e la nostra libertà”.

Quindi, durante le conversazioni difficili, verifica se è possibile ascoltare quello che l’altra persona sta dicendo, anziché limitarti a rimuginare sulla frustrazione. Invece di affrontare la conversazione come un’opportunità per far cambiare idea a qualcuno, abbraccia l’abitudine di provare a capire. Vedrai che con il tempo ti sentirai meglio.

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Conclusioni

In questo articolo abbiamo visto in che modo la meditazione possa contribuire a ridurre lo stress sul lavoro e a ritrovare la serenità in ufficio.

Trasformando queste semplici pratiche in abitudine, noterai sicuramente la differenza non solo al lavoro, ma anche nella vita privata.

A presto!

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