Diciamocelo chiaramente: chiedere un aumento di stipendio non è mai una passeggiata. Il cuore inizia a battere più forte, le mani sudano e quella vocina nella testa sussurra “e se dice di no?”. È normale sentirsi così, perché stiamo parlando del nostro futuro economico e del riconoscimento del nostro valore professionale.
Ma la buona notizia è che con la giusta preparazione e strategia, chiedere un aumento diventa molto più semplice e le possibilità di ottenerlo aumentano considerevolmente. Non si tratta di fortuna o di essere particolarmente bravi a negoziare: è questione di metodo, tempismo e di sapere esattamente cosa dire e come dirlo.
Conosci il tuo valore sul mercato
Il primo errore che molti commettono è quello di presentarsi dal capo senza avere la minima idea di quanto vale realmente il proprio lavoro. È come andare al mercato senza sapere il prezzo delle mele: rischi di chiedere troppo poco o troppo, in entrambi i casi facendo una figuraccia.
Per arrivare preparati un primo passo da fare è svolgere una ricerca approfondita del mercato del lavoro nel tuo settore. Consulta i portali specializzati, le guide salariali del settore e, perché no, parla con colleghi che svolgono ruoli simili al tuo in altre aziende.
Non aver paura di essere indiscreto: la maggior parte delle persone è disposta a condividere informazioni sui livelli salariali se approcci la questione con tatto.
Un ottimo punto di partenza è anche osservare le offerte di lavoro online per posizioni analoghe alla tua. Ti daranno un’idea chiara di cosa offrono altre aziende per competenze e responsabilità simili alle tue. Ricorda però che non si tratta solo dello stipendio base: considera anche benefit, bonus, formazione e opportunità di crescita.
Documentare è la chiave del successo
Qui arriviamo al punto cruciale: la documentazione. Dire “penso di meritare un aumento” è completamente diverso dal dire “negli ultimi dodici mesi ho aumentato le vendite del 15%, ho formato tre nuovi colleghi e ho gestito il progetto X che ha fatto risparmiare all’azienda 20.000 euro”.
Per questo motivo è importante creare un dossier dettagliato dei tuoi risultati dall’ultimo aumento o dalla tua assunzione. Non limitarti ai numeri, anche se sono importanti: includi progetti speciali che hai gestito, iniziative che hai proposto, momenti in cui sei andato oltre le tue responsabilità standard.
Hai fatto straordinari per chiudere un progetto importante? Hai risolto un problema critico che nessun altro riusciva a gestire? Hai preso responsabilità aggiuntive quando un collega era assente? Tutto questo conta.
L’obiettivo è dimostrare concretamente il valore che porti all’azienda. I capi non danno aumenti per simpatia o per anzianità: li danno a chi dimostra di meritarseli attraverso risultati tangibili.
Il timing è tutto
Chiedere un aumento quando l’azienda sta attraversando un momento difficile è come chiedere un gelato durante una tempesta di neve: tecnicamente possibile, ma decisamente poco strategico. Se i tuoi colleghi stanno perdendo il posto di lavoro o se sai che l’azienda sta tagliando i costi, forse è meglio aspettare tempi migliori.
Al contrario, se l’azienda ha appena chiuso un ottimo trimestre, ha vinto un contratto importante o ha ricevuto finanziamenti, quello potrebbe essere il momento perfetto per fare la tua mossa. Anche il tuo timing personale conta: hai appena concluso con successo un progetto importante? È l’anniversario della tua assunzione? Hai ricevuto feedback positivi durante l’ultima valutazione? Sfrutta questi momenti positivi per chiedere un aumento lavorativo.
Evita assolutamente di improvvisare. Non presentarti dal tuo capo dicendo “hai cinque minuti? Volevo parlarti di una cosa”. Una conversazione sullo stipendio merita rispetto e attenzione: chiedi un appuntamento formale, spiegando brevemente il motivo dell’incontro.
Questo dimostra professionalità e dà al tuo superiore il tempo di prepararsi mentalmente alla discussione.
Come presentare la richiesta: il faccia a faccia
Nell’era dello smart working, potresti essere tentato di mandare una mail o un messaggio. Resisti a questa tentazione. Una richiesta di aumento è una conversazione, non un monologo via email. Se non puoi incontrarti di persona, organizza almeno una videochiamata.
Durante l’incontro, mantieni un atteggiamento professionale ma sicuro. Non scusarti per aver chiesto l’appuntamento e non iniziare con frasi come “so che è un brutto momento per parlarne, ma…”. Vai dritto al punto: “Ho chiesto questo incontro per discutere della mia retribuzione attuale”.
Presenta la tua ricerca di mercato e i tuoi risultati in modo strutturato. Non leggere da un foglio come se fosse un copione, ma abbi ben chiari i punti chiave da toccare. Sii specifico nelle cifre: se pensi di meritare un aumento del 10%, chiedilo chiaramente. È improbabile che il tuo capo ti offra più di quello che chiedi, quindi non fare sconti a te stesso.
Gestire le obiezioni e le emozioni
Durante la conversazione, mantieni sempre il controllo delle tue emozioni. È normale essere nervosi, ma evita le lamentele del tipo “non riesco ad arrivare a fine mese” o “i miei colleghi guadagnano più di me”. Queste non sono motivazioni professionali, sono problemi personali che il tuo datore di lavoro non ha il dovere di risolvere.
Se il tuo capo solleva obiezioni, ascoltale attentamente. Potrebbe dire che il budget è limitato, che non è il momento giusto, o che devi dimostrare di più. Non prenderla sul personale: sono spesso obiezioni standard che fanno parte del processo di negoziazione.
Se la risposta è “no”, non scoraggiarti immediatamente. Chiedi cosa puoi fare per meritare un aumento in futuro. Quali obiettivi devi raggiungere? Quali competenze devi sviluppare? Quali responsabilità aggiuntive puoi assumere? Trasforma il “no” di oggi nel “sì” di domani.
Alternative creative all’aumento diretto
Non tutto si risolve con più soldi in busta paga. Se l’azienda non può aumentare il tuo stipendio base, esplora alternative che potrebbero essere altrettanto interessanti: bonus legati alla performance, formazione professionale pagata dall’azienda, giorni di ferie aggiuntivi, flessibilità nell’orario di lavoro, attrezzature per lo smart working, o addirittura un titolo professionale più prestigioso che ti aiuterà nella tua carriera futura.
Queste alternative possono essere vantaggiose per entrambe le parti: tu ottieni un riconoscimento del tuo valore, l’azienda non deve modificare la struttura salariale ma ti offre benefici che hanno un costo contenuto.
Dopo la conversazione: cosa fare
Indipendentemente dall’esito dell’incontro, invia sempre una mail di ringraziamento al tuo capo. È un gesto di professionalità che verrà apprezzato e che dimostra la tua maturità, soprattutto se non hai ottenuto quello che speravi.
Se hai ottenuto l’aumento, evita di vantartene con i colleghi. Il confronto tra stipendi crea solo tensioni e malumori, oltre a mettere in difficoltà il tuo capo che potrebbe ritrovarsi sommerso da richieste simili.
Se non hai ottenuto l’aumento, non mollare. Questo incontro è stato un investimento per il futuro: hai dimostrato la tua ambizione, hai fatto capire che conosci il tuo valore e hai gettato le basi per una prossima conversazione. Continua a lavorare sui punti di miglioramento che sono emersi e riprova tra qualche mese.
Conclusioni
Chiedere un aumento non è un evento isolato, ma parte di una strategia di carriera più ampia. Documenta costantemente i tuoi risultati durante tutto l’anno, non solo quando devi chiedere un aumento. Mantieni un dialogo aperto con il tuo superiore sui tuoi obiettivi e sulle tue performance. Questo renderà molto più naturale la conversazione quando arriverà il momento di parlare di denaro.
Ricorda che ogni “no” ti avvicina al “sì”. L’importante è non arrendersi al primo rifiuto, ma vedere ogni conversazione come un’opportunità di crescita e di miglioramento del rapporto con il tuo capo.
Chiedere un aumento richiede coraggio, ma con la giusta preparazione e strategia, diventa un passo naturale nella tua crescita professionale. Il tuo valore sul mercato del lavoro non è fisso: cresce con la tua esperienza, le tue competenze e i risultati che riesci a ottenere. È tuo diritto e dovere assicurarti che la tua retribuzione rifletta questo valore.