Con l’arrivo della pandemia più di due anni fa, sempre più persone si sono ritrovate a effettuare ordini dal proprio smartphone o laptop per limitare le uscite.
Probabilmente, alcuni hanno constatato i benefici degli acquisti online proprio in questa occasione, mentre altri non potrebbero farne a meno da diversi anni.
Inutile dirlo, ma il mondo dello shopping è cambiato.
Oggi le persone possono accedere a un maggior numero di informazioni, possono confrontare i prezzi, leggere le recensioni ed effettuare richieste di reso.
Diciamocelo: gli e-commerce presentano numerosi vantaggi.
Forse è proprio questo che ha portato a credere che la vendita ‘tradizionale’ finirà, prima o poi, nel dimenticatoio. Un po’ come quando nacquero i grandi centri commerciali ai danni dei negozietti di quartiere.
Eppure, in questo articolo vedremo che non è così che stanno le cose ma che, anzi, la situazione è ben diversa da quel che sembra.
Retail vs e-commerce: la rapida evoluzione del mondo degli acquisti
Vendita al dettaglio e e-commerce: qual è la vera differenza?
Se vogliamo farla semplice, vendita al dettaglio e e-commerce sarebbero, in realtà, abbastanza simili: entrambi si riferiscono a ciò che accade quando un prodotto di un’azienda viene venduto a un singolo consumatore per uso personale, solo che uno dei due avviene esclusivamente attraverso Internet.
La vendita al dettaglio può essere effettuata in diversi modi:
- presso un negozio fisico (come un centro commerciale o un negozio di alimentari);
- online;
- con vendite da persona a persona;
- per corrispondenza.
Con il termine e-commerce, invece, ci si riferisce alle transazioni commerciali effettuate principalmente per via elettronica attraverso Internet.
Oggi molti commercianti si collocano a metà strada tra l’uno e l’altro.
Infatti, la vendita ‘tradizionale’ è viva e vegeta e, probabilmente, esisterà sempre. Proprio per questo molti esercizi non hanno rinunciato al retail, ma l’hanno ‘arricchito’ con l’aggiunta di un e-commerce.
Alcuni esempi? Ikea, Flying Tiger Copenhagen o Walmart.
Per ognuno di questi negozi è possibile acquistare tramite i loro siti web online, o recarsi presso la struttura fisica più vicina.
Sebbene lo shopping online sia popolare e il numero di acquisti sia in costante aumento nel tempo, ciò non significa che i centri commerciali, i negozi di alimentari e i minimarket, stiano diventando obsoleti.
Al contrario, entrambi i mezzi sono ancora fiorenti.
Semplicemente, le abitudini di acquisto del mondo sono cambiate, portando a un futuro in continua evoluzione grazie alla tecnologia.
Ma c’è da dire una cosa: nonostante ci sia un grande ‘hype’ attorno alla vendita online – vuoi per i numerosi vantaggi, vuoi per il fattore novità – la sua incidenza non è poi così forte come molti credono.
Secondo alcuni dati raccolti, nel periodo tra luglio e agosto del 2019, le vendite online hanno rappresentato poco più del 10%.
Quindi c’è davvero da chiedersi: retail e e-commerce troveranno un punto di incontro, o finiranno per cannibalizzarsi a vicenda?
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L’evoluzione degli acquisti: i vantaggi dello shopping online
Sarebbe inutile dire che il mondo degli acquisti è cambiato in maniera sconvolgente negli ultimi decenni.
Questa efficienza rende lo shopping online attraente per molti acquirenti.
Le ragioni? Beh, sono molteplici.
Uno dei vantaggi più evidenti è che gli acquirenti hanno accesso a più informazioni prima di effettuare l’acquisto.
Con questo non vogliamo dire che i venditori siano figure obsolete di cui possiamo fare completamente a meno.
Per chiarire meglio, ora i clienti possono:
- cercare prodotti e altri articoli online;
- leggere recensioni;
- confrontare prezzi;
- trovare il negozio più vicino (o scegliere il miglior rivenditore online);
- effettuare l’acquisto.
Tutto questo dal proprio smartphone, laptop o tablet, comodamente da casa.
Dunque, la facilità di accesso è uno degli aspetti più vantaggiosi dell’acquisto online.
Ma non è tutto.
Gli acquirenti possono seguire le spedizioni, trovare le date di consegna stimate e persino elaborare i resi.
Vista così sembra una situazione d’allarme per la vendita ‘tradizionale’. Eppure, non è tutto oro quel che luccica.
Retail e e-commerce non sono perfettamente sovrapponibili
Come abbiamo anticipato, e-commerce e retail non sono esattamente compatibili.
E non solo dal punto di vista dell’offerta proposta, ma anche dell’esperienza del cliente.
Al momento, beni come gli alimentari o il carburante difficilmente possono essere acquistati online.
Per intenderci, la maggior parte degli italiani continua a fare la spesa e a rifornire la propria auto dal benzinaio.
E che dire del mondo di bar e ristoranti? Qui entra in gioco l’esperienza del cliente, che diventa perno indiscutibile.
Poi tu adesso dirai, “sì, però è possibile ordinare del cibo da apposite app e farselo portare a casa da un rider”.
Ci sta, te lo concediamo. Ma, per il momento, il mondo digitale ha ancora un ruolo abbastanza marginale nella ristorazione.
Nonostante ciò, alcuni grandi e-commerce si sono mobilitati per colmare questo gap. È il caso di Amazon, che nel 2018 ha aperto il suo primo Amazon Go Grocery a Seattle, nel quale è possibile acquistare prodotti alimentari senza dover avere alcun contatto con le casse tradizionali.
Quindi, se vogliamo fare il punto della situazione, e-commerce e retail non devono essere visti come due mondi in guerra, bensì come due alleati.
L’iniziativa di Amazon è un esempio calzante: non si dovrà abbandonare la realtà fisica, ma la si dovrà solo ‘arricchire’ grazie al digitale.
Alla fine, uno degli obiettivi è migliorare qualitativamente la customer experience, no?
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Conclusioni
Questo articolo aveva l’obiettivo di illustrare la situazione odierna di due mondi in apparente competizione: quello del retail e quello degli e-commerce.
Vero è che l’acquisto online sta diventando sempre più popolare tra gli italiani, ma la strada da percorrere sembra essere ancora lunga.
Nel frattempo, diverse aziende si stanno adoperando per offrire i propri servizi sia presso i negozi fisici che online; il che permetterà di offrire maggiori posti di lavoro a più persone.
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