È giusto dire ciò che si pensa sul posto di lavoro? O è meglio accettare tutto ciò che dice il capo per non correre rischi?
Credi davvero che dicendo sempre sì salverai la tua posizione?
Nel mondo è pieno di Yes Men: persone che acconsentono senza nemmeno porsi domande, perché “è più conveniente”. Ma siamo davvero certi che sia così?
Pensaci: lo scenario più verosimile è che ti riduca a lavorare più del dovuto, sacrificando la tua vita privata e i rapporti sociali per rendere più felice qualcun altro.
Ma tu non sei felice di certo.
Non credo che sgobbare nei weekend sia meglio rispetto a vedere la partita di calcio di tuo figlio la domenica mattina.
Ecco perché in questo articolo vedremo perché a volte è importante saper dire di no. Anzi, farò di più. Ti dirò perché molti datori di lavoro – in realtà – apprezzano chi sa opporsi.
(Sì, non sto scherzando).
Yes Man o No Man? Ecco perché dire di no al capo può fare la differenza
Perché è importante saper dire di ‘no’
Probabilmente adesso ti starai chiedendo: “ma scusa, non è sempre una buona idea dire la verità ed essere propositivi?”.
Okay, te lo concedo.
Di certo non sono qui a suggerirti di mentire per ottenere ciò che vuoi, anzi.
Qui il discorso è un po’ complesso, ma cercherò di fare ordine.
Dunque, partiamo dal presupposto che dire sempre sì non ti rende una persona migliore. Prima di farti congetture che ti porteranno a certe conclusioni, fermati un attimo a pensare.
Ti sarà sicuramente capitato che una persona ti chiedesse un favore o che ti facesse una proposta. È altrettanto vero che qualche volta tu abbia pensato “perché lo stai domandando proprio a me?”.
Ammettilo, ti è successo almeno una volta.
Ma siccome ti piace aiutare gli altri, o magari la tua educazione ti impedisce di ferire i sentimenti altrui, tendi a dire di sì. Anche controvoglia.
Ecco, ti svelo un segreto: questo non ti renderà migliore.
Sì, perché in realtà non stai aiutando nessuno.
Okay, il tuo amico ti ha chiesto di accompagnarlo a quella mostra di Schiele di cui a te non importa assolutamente nulla. Lo accompagni per ‘farlo contento’. Ma siamo davvero sicuri che sia così?
Prova un po’ a metterti dall’altra parte. Come ti sentiresti che andassi al cinema a vedere il film degli Avengers che aspettavi da mesi con una persona che non ama la Marvel (o peggio, simpatizza per la DC – scherzo! 😉 )? Riusciresti davvero a goderti il film con una persona che controlla costantemente l’orario e sbadiglia durante le scene epiche?
Tu dirai “che m’importa!”, ma spesso non è così semplice.
Se una persona fa qualcosa controvoglia, lo percepisci. Eccome se lo percepisci.
Che cosa significa?
Che, ritornando all’amico e alla mostra di Schiele, probabilmente non sarà totalmente sereno, perché gli farai pesare (in un modo o nell’altro) il fatto che preferiresti essere altrove.
Quindi, unpopular opinion: essere uno yes man come Jim Carrey nell’omonimo film non è la strada giusta.
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Yes Man sul posto di lavoro? Anche no, grazie
Per definizione, uno ‘Yes Man’ è qualcuno che tende a dire sempre sì in qualsiasi circostanza, talvolta senza supportare le proprie ragioni.
Probabilmente hai già capito dove sto andando a parare, vero?
Dire sempre di sì non ti renderà un impiegato migliore.
E adesso ti spiego perché.
Accettare ogni cosa che ti propone il capo è un’arma a doppio taglio. All’inizio darà prova della tua disponibilità e, pensi, che sarai ben visto/a agli occhi del tuo datore.
Ma qual è il rischio che si corre alla lunga?
Vuoi davvero ritrovarti a fare straordinari su straordinari – a volte nemmeno retribuiti –, a lavorare nei weekend, a sovraccaricarti di compiti per ‘far felice’ il capo?
Ecco cosa succede: che la persona per la quale lavori inizierà a darti per scontato e a pretendere sempre di più. Dall’altra parte, dovrai rinunciare al tuo tempo libero, a stare con la tua famiglia e con i tuoi amici, rischiando la tanto temuta sindrome da burnout.
Insomma non tanto bello, che dici?
Perché dire di no a lavoro può fare la differenza
Partiamo dal presupposto che ci sono datori di lavoro e datori di lavoro.
Non sono di certo qui per screditare tutti i capi del mondo. Però una cosa dobbiamo dirla.
Esistono dei datori di lavoro che apprezzano chi sa dire di no.
Aspetta, fai sul serio?
Pensaci. Una persona che dice sempre e solo sì (senza aggiungere alcunché) non sta portando valore all’azienda.
Così facendo – e in base al lavoro che fai – sei facilmente sostituibile.
C’è invece chi apprezza le persone che sanno opporsi e che supportano le proprie idee con ragioni valide e con i fatti. È inutile accettare tutto passivamente se poi alla fine ti riduci allo stremo delle tue forze solo per accontentare qualcun altro.
E poi, parliamoci chiaro: il tuo capo potrà beneficiarne solo nel breve termine. Alla lunga, non riuscirai più a reggere certi ritmi e inizierai a fare male ciò che prima ti riusciva semplice come allacciare le scarpe.
Ammesso e non concesso che tu non faccia parte di una catena di montaggio stile ‘Tempi Moderni’, lavorare in modo automatico senza metterci del proprio non ti porterà lontano.
Inizia a chiederti:
- perché faccio ciò che faccio?
- Cosa ne penso?
- Ho un’opinione in merito?
- Sono in disaccordo?
Spesso le discussioni possono mettere in risalto nuove prospettive e punti di vista, e potresti stupire chi hai davanti. Ripeto: è di gran lunga più apprezzabile avere a che fare con dei dipendenti che dimostrano di essere presenti nel qui ed ora, e che non lavorano passivamente senza porsi delle domande.
Adesso la vera domanda è: cosa cerchi TU da un datore di lavoro? Vuoi lavorare per qualcuno che si attornia di Yes Men o per chi invece cerca la discussione e ama il confronto?
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Conclusioni
Che tu abbia deciso di cambiare lavoro o che ne stia cercando uno, è importante esprimere le proprie opinioni e non lasciarsi intimorire.
Essere uno Yes Man non ti porterà lontano se poi ti ridurrai a lavorare oltre l’orario prestabilito e dovrai sacrificare la tua vita privata per accontentare qualcun altro.
Per questo, devi fare la scelta giusta.
E in questo, noi possiamo aiutarti.
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