Diciamo le cose come stanno: durante un colloquio in cui devi dimostrare di essere il candidato perfetto, è molto più semplice elencare i propri pregi che dover raccontare al futuro datore i propri difetti. La tendenza è quella di camuffare la verità per paura di non essere considerati in un’ipotetica assunzione.
Ma che succederebbe se poi la realtà venisse a galla durante il lavoro? Perché, siamo onesti: non siamo macchine perfette e i nostri difetti vengono alla luce prima o poi.
Per questo, ti ritrovi in una situazione in cui non sai come comportarti e temi la fatidica domanda: “Quali sono i tuoi lati positivi e negativi?”. Da una parte, temi di elencare pregi banali che ti facciano sembrare pieno di te, dall’altra hai paura di menzionare difetti imperdonabili per chi ti ascolta e che ti porteranno nella corsia dei candidati cestinati.
D’altro canto, però, oggi tante persone sono riuscite a rispondere nel modo giusto a ogni domanda scomoda (inclusa quella di cui tratteremo in questo articolo).
E che fare quando i colloqui hanno tempi ristretti e avvengono da remoto? Sappi che un modo per ottimizzare le tempistiche e sfruttare ogni secondo a disposizione c’è.
Molte persone (sia alle prime armi che i maggiori esperti di colloqui) sono riusciti a fare colpo sul capo e ottenere il contratto d’assunzione del lavoro dei loro sogni. Come hanno fatto? Dai uno sguardo a questo articolo per scoprirlo.
Quali sono i tuoi punti deboli e di forza? Ecco alcuni esempi di risposte per non trovarsi impreparati durante un colloquio
Esempi di punti deboli e tipi di risposte da cui prendere spunto
#1 Mancanza di fiducia
“Sono una persona tendenzialmente timida. Già dai primi anni di scuola ho riscontrato come la mia timidezza mi impedisse di parlare in pubblico, e come questo si sia ripercosso poi sul mio lavoro. Così ho deciso di iscrivermi a un corso di improvvisazione/dibattito: all’inizio non è stato affatto semplice, ma poi sono riuscito/a piano piano a superare questo limite. In più, ho scoperto che improvvisare/dibattere è molto divertente! Ora non ho paura di intraprendere una discussione se mi trovo in un gruppo di persone, e mi sento molto più tranquillo/a e sicuro/a di me”.
#2 Procrastinazione
“La procrastinazione è uno dei miei peggiori limiti. Inizialmente, credevo che fosse una brutta e saltuaria abitudine (per così dire). In realtà, ho scoperto con il tempo che, ogni volta che mi ritrovavo in una condizione di stress, usavo questa scusa per non fare niente e rimandare al giorno dopo.
Un giorno, mentre lavoravo, si è attivato improvvisamente un campanello d’allarme: io e la mia squadra dovevamo consegnare un progetto molto importante, ma, com’era mio solito, avevo deciso di rimandare tutto all’ultimo. A causa di questo mio atteggiamento, il progetto non è venuto fuori come avrebbe dovuto e i manager si sono lamentati con l’intera squadra.
Mi sono reso/a conto che le mie azioni avevano un peso e che potevano ripercuotersi sugli altri, così ho deciso di comprare un’agenda per organizzare tutte le mie giornate. Oggi, sono grato/a di questa mia scelta, perché mi sta aiutando sia dal punto di vista professionale che personale”.
#3 Difficoltà a fare domande
“Ho la brutta abitudine di credere di poter risolvere qualsiasi problema per conto mio, senza chiedere l’aiuto di nessuno. Dicamo che mi piace essere efficiente e autonomo/a, ma a volte questo inficia il mio operato e rendimento. Sono consapevole che non è possibile lavorare in completa autonomia e che non c’è niente di male nel chiedere aiuto, per cui riconosco il mio limite. Ma soprattutto, ho capito che non posso avere il controllo su tutto, per cui ho deciso di superare questo problema e iniziare a chiedere aiuto. La strada è lunga, ma ho notato già diversi miglioramenti”
#4 Autocritica ed eccessivo perfezionismo
“Spesso sono particolarmente severo/a con me stesso/a. Sin dai primi anni di scuola volevo ottenere il massimo e non accettavo di commettere un singolo errore. Se non prendevo il voto più alto, ero automaticamente insoddisfatto/a e deluso/a.
Questa situazione è in realtà un’arma a doppio taglio perché, se da una parte mi spinge a fare sempre di più, dall’altra mi ritrovo in uno stato di ansia e insoddisfazione perenne che non mi permette di essere felice dei risultati ottenuti.
Per questo motivo ho deciso che avrei iniziato a celebrare attivamente ogni successo degno di nota: mi regalavo una cena al lume di candela, oppure organizzavo un’uscita per festeggiare in compagnia. Questo mi ha motivato a fare sempre meglio e a vivere più serenamente la mia vita lavorativa”.
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Quali sono i tuoi punti di forza? Esempi di risposte
#1 Leadership
“Considero le mie capacità di leadership uno dei miei maggiori punti di forza. Durante il mio periodo come party planner, ho saputo coordinare il lavoro di centinaia di persone per far venir fuori risultati straordinari. Dopo aver organizzato più di 200 eventi di successo, ho ottenuto una promozione e un aumento, il che mi ha motivato a fare sempre di più e migliorare le mie competenze”.
#2 Capacità di comunicazione
“Dopo aver lavorato nel settore alberghiero per 10 anni, ho acquisito delle ottime capacità comunicative. Sono in grado di relazionarmi con tutti i clienti, dai più esigenti ai più ‘difficili’. Sono una persona molto empatica, per cui so immedesimarmi in chi ho di fronte e riesco a offrire ciò di cui quella persona ha bisogno in quel momento.
Mi piace stare a contatto con il pubblico; adoro parlare con le persone, conoscere le loro storie e ascoltarle. Credo che un buon rapporto con la clientela sia uno dei pilastri fondamentali per il successo professionale in moltissimi ambiti”.
#3 Professionalità ed etica del lavoro
“Prendo seriamente ogni compito che mi viene affidato. Sfrutto il tempo a disposizione nel migliore dei modi e amo portare a termine progetti nei tempi stabiliti. Se sono a lavoro, non esistono distrazioni né pause spropositate. Mi fermo quando sento di avere bisogno di un momento di relax, ma poi riprendo da dove ho lasciato più produttivo/a e carico/a di prima.
Trovo soddisfazione e gratificazione nell’efficienza e nella puntualità. Credo che le cose o vadano fatte bene o che non vadano fatte per niente”.
#4 Spiccate capacità professionali
“Mi piace lavorare in gruppo e riesco ad andare d’accordo con le persone. Trovo facile entrare in connessione con gli altri, ho una forte empatia e nutro profondo rispetto. Credo che si possa apprendere tanto dalle esperienze altrui, e che il dialogo sia un’occasione di crescita piuttosto che di scontro.
Non amo le discussioni fini a se stesse, ma cerco invece di trovare un compromesso e terreno fertile per delle soluzioni che mettano tutti d’accordo”.
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La ricerca del lavoro si è evoluta notevolmente negli ultimi tempi, soprattutto con l’avvento di Internet. Sono nate diverse realtà per permettere a giovani e adulti di cercare l’impiego dei loro sogni.
In questo CVing è stata valutata come una delle piattaforme più innovative per le seguenti ragioni:
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- ricerche coerenti: in base all tue esperienze e preferenze, CVing ti presenta delle offerte in linea con i risultati del tuo test della personalità;
- dall’altra parte, gli stessi Job Recruiter avranno modo di selezionare solo i candidati più compatibili con la visione aziendale e potranno esaminarli con un vero colloquio che permette di ricavare maggiori informazioni rispetto a un curriculum o a una lettera.
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Conclusioni
In questo articolo abbiamo visto alcuni esempi di pregi e difetti da elencare alla fatidica domanda “Quali sono i tuoi punti deboli e di forza?” durante un colloquio di lavoro.
Per ogni aspetto positivo e negativo abbiamo visto degli esempi di risposta, ma è importante sottolineare che bisogna essere onesti e personali, quindi fare riferimento alla propria esperienza di vita. Queste risposte possono essere utili e vi si può prendere spunto, ma ricorda che solo tu puoi fare la differenza durante il colloquio.
Infine, abbiamo visto in cosa consiste il progetto di CVing e, per rimanere in tema, quali sono i suoi punti di forza.
Quindi, non ti resta che iniziare la tua ricerca!