In un mercato del lavoro sempre più competitivo, trovare e selezionare i talenti giusti rappresenta una sfida crescente per le aziende. I metodi tradizionali di recruiting spesso non riescono a rispondere alle esigenze moderne, risultando in processi lunghi, costosi e talvolta inefficaci. È qui che entra in gioco la Double Diamond Methodology, un approccio innovativo che sta trasformando il modo in cui le organizzazioni affrontano il recruiting.
Che cos’è il Double Diamond e come si collega al Design Thinking
Il Double Diamond è un modello di processo creativo sviluppato dal Design Council britannico nel 2004. Rappresenta un approccio strutturato alla risoluzione dei problemi che si articola in quattro fasi distinte, visualizzate graficamente come due diamanti consecutivi.
La Double Diamond Methodology si basa sull’alternanza di pensiero divergente (esplorativo) e convergente (focalizzato), permettendo di espandere le possibilità prima di stringerle verso soluzioni concrete. Questo approccio è profondamente radicato nei principi del design thinking, una metodologia che pone l’utente al centro del processo di innovazione.
Il Design Thinking condivide la stessa filosofia: comprendere profondamente i problemi prima di cercare soluzioni, coinvolgere gli utenti finali nel processo e iterare continuamente per migliorare i risultati. Come afferma Richard Eisermann, ex direttore del Design and Innovation al Design Council: “Il Double Diamond è un modo semplice per navigare attraverso la complessità del processo di design, mantenendo sempre l’utente al centro.”
Mentre il Double Diamond offre un framework strutturato con fasi ben definite, il design thinking può essere considerato più come una filosofia e un insieme di principi.
Le quattro fasi del Double Diamond Process applicate al recruiting
Fase 1: Discover – esplorare il contesto di recruiting
La prima fase del Double Diamond nel recruiting è dedicata alla comprensione approfondita del contesto e delle esigenze di selezione. In questa fase, il team HR adotta un approccio esplorativo per raccogliere quanti più dati e informazioni possibili.
Attività chiave in questa fase:
- Interviste approfondite con hiring manager: comprendere non solo le competenze tecniche richieste, ma anche gli aspetti culturali e relazionali del ruolo.
- Analisi dei dati di performance: studiare i profili di successo già presenti in azienda per identificare pattern comuni.
- Ricerca di mercato: comprendere la disponibilità di talenti, le tendenze salariali e le aspettative dei candidati.
- Mappatura dell’esperienza candidato: analizzare il percorso attuale dei candidati per identificare punti di forza e debolezza.
In questa fase è fondamentale adottare strumenti come interviste, focus group, analisi dei dati e osservazione diretta. L’obiettivo è raccogliere una vasta gamma di informazioni senza filtrare o giudicare, creando una base solida per le fasi successive.
Fase 2: Define – focalizzare il problema di recruiting
Nella seconda fase del Double Diamond Process, il team HR analizza e sintetizza le informazioni raccolte per definire con precisione il problema di recruiting da risolvere. È il momento di passare dal pensiero divergente a quello convergente, focalizzandosi sugli aspetti più rilevanti.
Attività chiave in questa fase:
- Creazione di profili candidato dettagliati: non semplici job description, ma veri e propri ritratti delle persone ideali, inclusi valori, aspirazioni e comportamenti.
- Definizione di metriche di successo chiare: stabilire KPI specifici per misurare l’efficacia del processo di recruiting.
- Identificazione dei punti critici: determinare quali aspetti del processo attuale creano più attrito o inefficienze.
- Formulazione di una “challenge statement”: creare un’affermazione chiara che definisca il problema da risolvere.
In questa fase si utilizzano strumenti come mappe di affinità, customer journey map, personas e diagrammi causa-effetto. L’obiettivo è trasformare una massa di informazioni in insight azionabili.
Fase 3: Develop – generare soluzioni innovative per il recruiting
La terza fase segna l’inizio del secondo diamante e riporta il team al pensiero divergente. È il momento di generare molteplici soluzioni innovative per affrontare i problemi di recruiting emersi nelle fasi precedenti.
Attività chiave in questa fase:
- Brainstorming di strategie di sourcing: esplorare canali non convenzionali per raggiungere i candidati target.
- Riprogettazione dell’esperienza del candidato: creare nuovi touchpoint e interazioni che riflettano i valori aziendali.
- Sviluppo di nuovi metodi di assessment: ideare approcci innovativi per valutare le competenze e il fit culturale.
- Co-creazione con stakeholder: coinvolgere hiring manager, dipendenti e persino candidati nel processo creativo.
Gli strumenti utilizzati includono sessioni di brainstorming, prototipazione rapida, storyboarding e design sprint.
L’obiettivo è generare un’ampia gamma di possibili soluzioni senza giudicarle prematuramente.
Fase 4: Deliver – implementare e ottimizzare il processo di recruiting
L’ultima fase del Double Diamond Process torna al pensiero convergente, focalizzandosi sulla selezione, implementazione e ottimizzazione delle soluzioni più promettenti.
Attività chiave in questa fase:
- Prototipazione e test: implementare versioni pilota delle nuove strategie di recruiting con gruppi ristretti.
- Raccolta di feedback strutturato: ottenere input da candidati, hiring manager e team HR.
- Iterazione e miglioramento: affinare continuamente il processo in base ai risultati e al feedback.
- Implementazione su larga scala: estendere le soluzioni validate a tutta l’organizzazione.
- Misurazione dei risultati: monitorare i KPI definiti nella fase Define per valutare l’efficacia.
In questa fase si utilizzano strumenti come test A/B, interviste di feedback, analisi dei dati e dashboard di monitoraggio. L’obiettivo è trasformare le idee in soluzioni concrete e misurabili.
Benefici dell’applicazione del Double Diamond nel recruiting
L’implementazione della Double Diamond Methodology nel recruiting porta numerosi vantaggi misurabili che trasformano l’intero processo di selezione.
Miglioramento della qualità delle assunzioni
Le aziende che applicano il Double Diamond Process nel recruiting riportano un significativo miglioramento nella corrispondenza tra candidati selezionati e requisiti del ruolo. Questo si traduce in maggiore produttività dei nuovi assunti, migliore integrazione nel team esistente e riduzione del turnover precoce. Un’analisi condotta su diverse organizzazioni ha mostrato un incremento medio del 27% nella performance dei nuovi assunti quando il processo di selezione è stato riprogettato utilizzando questa metodologia.
Riduzione dei tempi di selezione
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, l’adozione di un approccio più strutturato come il Double Diamond non allunga i tempi di selezione, ma li riduce. La fase Define permette di focalizzare meglio gli sforzi di ricerca, i processi di valutazione diventano più efficaci e mirati, e si riducono i cicli di colloqui non necessari. Le aziende che hanno implementato questa metodologia hanno registrato una riduzione media del 20-30% nel tempo necessario per completare un processo di selezione.
Miglioramento dell’esperienza candidato e ottimizzazione dei costi
Il Double Diamond pone il candidato al centro del processo, portando a processi di selezione più trasparenti, comunicazione più efficace e feedback più costruttivi. I dati mostrano un incremento medio del 40% nei punteggi di soddisfazione dei candidati, indipendentemente dall’esito della selezione.
Sebbene l’implementazione iniziale richieda un investimento, il Double Diamond Framework porta a una significativa riduzione dei costi di recruiting nel medio-lungo termine, grazie alla minore necessità di ripetere processi di selezione falliti, alla riduzione dei costi associati al turnover e alla maggiore efficienza nell’allocazione delle risorse HR. Le organizzazioni riportano un ROI medio del 150-200% sull’investimento iniziale entro il primo anno.
Conclusione
Il Double Diamond Framework rappresenta molto più di una semplice metodologia: è un cambio di paradigma nel modo in cui pensiamo al recruiting. Spostando il focus dalla semplice corrispondenza di competenze a una comprensione più profonda delle esigenze aziendali e delle aspirazioni dei candidati, questo approccio permette di creare processi di selezione più efficaci, efficienti e umani.
In un mercato del lavoro in continua evoluzione, dove la competizione per i talenti è sempre più intensa, adottare metodologie innovative come il Double Diamond non è più un’opzione, ma una necessità strategica. Le aziende che sapranno integrare questo approccio nei loro processi di recruiting avranno un vantaggio competitivo significativo, attirando e trattenendo i migliori talenti.
Sei pronto a rivoluzionare il tuo approccio al recruiting con il Double Diamond? Il primo passo è semplice: inizia a esplorare e a porre domande diverse dalle solite. Il viaggio verso un recruiting più efficace e umano inizia con la curiosità e la volontà di innovare.