Se fino a qualche anno fa erano già molte le persone che effettuavano acquisti online, l’arrivo della pandemia ha certamente contribuito alla rapida evoluzione del digital retail.
Ormai non si tratta più solamente di acquistare un prodotto in un negozio, ma si parla di vere e proprie esperienze.
Esatto, hai capito bene.
Le aziende di successo sono quelle in grado di offrire delle esperienze complete ai propri clienti e che permettono a questi ultimi di prendere il pieno controllo delle procedure di acquisto.
Se ti stai chiedendo che cosa intendiamo, non ti preoccupare: in questo articolo vedremo di capire meglio in che modo il digital retail sta cambiando, e quali sono le conseguenze di questo importante fenomeno.
Vendita al dettaglio 2022: cosa sta succedendo nel mondo del retail?
Digital retail: perché si fa ancora confusione sulla sua definizione
La vendita al dettaglio digitale, al suo livello più elementare, riguarda una serie di esperienze che permettono ai consumatori di destreggiarsi facilmente con un particolare sito web nelle diverse fasi del loro percorso di acquisto.
In altre parole, questo tipo di vendita può aiutare a creare un’esperienza del tutto nuova che garantisce un maggiore controllo agli acquirenti.
I clienti, infatti, possono iniziare un acquisto online e fermarsi quando lo desiderano. Quando si sentono sicuri della loro scelta, possono effettuare il checkout o recarsi presso il negozio fisico più vicino.
Vogliamo farla ancora più semplice?
Per i consumatori che effettuano un normale acquisto al dettaglio, il digital retail si presenta così:
- un consumatore cerca un particolare articolo/servizio (per un periodo di tempo variabile);
- lo aggiunge al carrello;
- conferma il prezzo;
- completa l’acquisto con il pagamento.
Abbastanza semplice no? Però c’è da dire un’altra cosa.
Anche se il digital retail è fortemente personalizzato in base agli obiettivi commerciali e finanziari del rivenditore, rimangono alcune ‘costanti’ valide per ogni settore.
Vediamo quali sono nel dettaglio.
👉🏻 Il digital retail deve essere un’esperienza che consenta ai consumatori di comprendere ogni fase del processo di acquisto.
👉🏻 I consumatori hanno il pieno controllo dell’intera procedura: possono iniziare e fermarsi a loro piacimento e riprendere da dove si sono interrotti, quando lo ritengono più opportuno.
👉🏻 La vendita al dettaglio digitale NON è uno strumento o un widget. Come abbiamo detto poco fa, ogni elemento deve essere collegato, in modo tale che il consumatore ricordi ogni fase compiuta durante il processo di acquisto online.
👉🏻 Le esperienze di vendita al dettaglio digitale sono create appositamente per il cliente.
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Il retail diventa rapidamente digitale ai tempi del coronavirus
La crisi del Covid-19 è riuscita ad accelerare il processo di digitalizzazione del retail, aumentando in modo significativo il numero di e-commerce, e modificando i comportamenti di acquisto dei clienti.
Facciamo un esempio per capire meglio la portata di questo fenomeno.
Prima dello scoppio della pandemia, nella prima settimana di marzo, negli Stati Uniti, solo l’11% degli adulti ha confermato di aver fatto la spesa più del solito; mentre il 22 marzo la percentuale è salita al 37%, secondo CivicScience.
Inoltre, nei 4 giorni tra il 12 e il 15 marzo, il volume totale degli ordini è aumentato del 210% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Mentre i giovani e i nativi digitali sono pronti a salire sul carro dei vincitori, i membri della Generazione X sembrano più reticenti al cambiamento. Tuttavia, sembra che stiano riuscendo a adattarsi abbastanza facilmente.
Come mostra la ricerca, nell’aprile 2020, il 64% delle persone di età compresa tra i 35 e i 54 anni e il 51% di quelle di età pari o superiore ai 55 anni hanno utilizzato Amazon per acquistare generi alimentari e dispense.
Dunque, quali sono le conseguenze?
Notiamo che i consumatori stanno creando nuove abitudini, e il cambiamento sta avvenendo mentre siamo qui a discutere.
Per questo è fondamentale che i marchi colgano l’attimo e riconsiderino il loro approccio al retail.
Il futuro del retail: è la fine per i negozi fisici?
Il retail del futuro deve essere in grado di creare un’esperienza coinvolgente e memorabile in negozio.
Già da questa affermazione avrai capito dove stiamo andando a parare.
Molti temono che a seguito della rapida trasformazione digitale i negozi in cemento e mattoni diventeranno obsoleti.
Parliamoci chiaro: le esperienze digitali stanno plasmando il modo in cui i consumatori fanno acquisti; e mentre gli esperti formulano ipotesi su come dovrebbe evolversi il retail, un punto rimane valido: i negozi fisici sono destinati a rimanere.
Quindi no, non è la fine dei negozi fisici, ma una cosa è certa: per sopravvivere, devono rispondere alle aspettative sempre più elevate – ed esigenti – dei consumatori.
In questo contesto, un eccellente servizio clienti fornito da personale ben addestrato è un must, così come la capacità del negozio di offrire un’esperienza di acquisto omnicanale connessa, come ad esempio la ricezione dei resi degli ordini online.
Per riassumere in due parole, è importante che i negozi promuovano un ambiente orientato al servizio e in grado di conferire al cliente un’esperienza più completa possibile.
Leggi anche: Perché la logistica è sempre più importante nel mondo del retail e quali sono le conseguenze di questo fenomeno
Conclusioni
Come avrai facilmente intuito, il mondo del lavoro sta cambiando rapidamente. Per questo è fondamentale adattarsi a questo processo evolutivo e sfruttare appieno le proprie capacità.
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