Hai mai pensato alla felicità sul lavoro non come una semplice e indefinibile emozione ma come una vera e propria competenza da acquisire e affinare nel tempo?
Trovare l’impiego ideale all’interno di un’azienda di cui condividiamo mission e valori è infatti solo il primo passo verso il raggiungimento della felicità sul posto di lavoro.
Un’occasione importante in questo senso è rappresentato dal portale di CVing: la nuova experience platform dove visitare virtualmente gli stand delle aziende, accedere a contenuti multimediali preziosi per conoscerne valori e progetti e partecipare a video colloqui on demand.
Entrare a far parte di un’organizzazione che senti affine e in linea con le tue aspettative è sicuramente un ottimo presupposto per essere felici!
Ma perché la felicità sul lavoro è così importante?
A questa domanda risponde tradizionalmente il World Happiness Report e, da quest’anno, il neonato Osservatorio italiano sulla felicità nella popolazione italiana attiva, curato dall’ Associazione “Ricerca Felicità”, studia l’argomento in maniera scientifica, dimostrando che la felicità:
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- predice la performance al lavoro e la produttività in generale;
- è direttamente correlata alla salute e al benessere delle persone;
- è inversamente correlata all’assenteismo al lavoro;
- riduce il costo della sanità;
- aumenta la creatività, la collaborazione e l’innovazione;
- fa percepire la diversità come una ricchezza e non come un ostacolo o una difficoltà sociale;
- aumenta il livello di engagement all’interno delle organizzazioni.
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Il campione ha visto coinvolti 1.314 lavoratori, dipendenti (72,3%) e liberi professionisti (27,7%), appartenenti a quattro diverse generazioni (Boomers, Generazione X, Millennials, Generazione Z) residenti al nord, al centro e al sud Italia.
Lo studio, che verrà ripetuto ogni anno, ha il pregio di trattare la felicità non più come argomento astratto, ma come un fattore predittivo e concreto del successo dell’azienda.
Cosa devi fare per iniziare a costruire la tua felicità sul lavoro?
- Non accontentarti: un lavoro non vale l’altro e la retribuzione più alta non è garanzia di maggior benessere. Proponi la tua candidatura in maniera consapevole alle aziende che percepisci come affini, punta a far parte di un’organizzazione della quale senti di condividere la cultura;
- dai valore a ciò che fai: indipendentemente dal tuo ruolo, ogni attività che giornalmente porti avanti in ufficio è importante e finalizzata al raggiungimento dell’obiettivo comune. Anche le attività di routine hanno un senso nell’organizzazione generale e sono parte integrante dell’intero meccanismo;
- cura la comunicazione: l’azienda è fatta di persone con le quali bisogna entrare in relazione adottando il giusto registro. Impara a conoscere i pregi di colleghi e collaboratori, adotta una comunicazione che ne riconosca il valore e ne rispetti il ruolo;
- abbraccia i cambiamenti come occasioni per apprendere qualcosa di nuovo, spezzare la routine e sperimentare. Dimentica la frase tossica: “Abbiamo sempre fatto così”;
- instaura relazioni cordiali: oltre a rendere piacevoli i momenti di pausa, abbatterai quel muro di riservatezza che spesso impedisce di offrire o chiedere aiuto nei momenti di stress o di improvvisa difficoltà, presenti anche nei posti di lavoro più sereni!