La domanda “cosa vuoi fare da grande?” è una delle prime che ci viene posta durante l’infanzia, ma per molti rimane senza risposta anche nell’età adulta. Secondo un recente studio condotto dall’INAPP (Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche), per il 57% dei giovani italiani tra i 15 e i 28 anni, questa domanda resta senza una risposta chiara.
Questo dato diventa ancora più significativo se consideriamo che il 41% degli over 25 ammette di non avere una visione precisa del proprio percorso professionale. In un contesto lavorativo in continua evoluzione, l’incertezza su quale carriera perseguire o quali competenze sviluppare rappresenta una sfida collettiva che richiede attenzione e azioni concrete.
Perché è difficile scegliere la propria strada?
Scegliere la propria strada professionale è un processo complesso, spesso influenzato da diversi fattori:
- Pressioni esterne: le aspettative familiari, sociali e culturali possono pesare sulla scelta di una carriera.
- Mancanza di orientamento: in molti casi, i giovani non ricevono un adeguato supporto per esplorare le proprie passioni e competenze.
- Cambiamenti nel mercato del lavoro: l’emergere di nuove professioni e la rapida evoluzione tecnologica rendono difficile identificare percorsi stabili.
Questi fattori contribuiscono a creare un senso di smarrimento che può ostacolare la crescita personale e professionale.
Il ruolo dell’orientamento professionale: una bussola per il futuro
Uno dei problemi principali evidenziati dallo studio è la mancanza di una ‘bussola’ che aiuti i giovani a navigare tra le varie opzioni disponibili. L’orientamento professionale gioca un ruolo cruciale nel colmare questo vuoto, offrendo strumenti concreti per trasformare l’incertezza in una direzione chiara da perseguire.
- Identificazione delle passioni e delle competenze: attraverso test di orientamento e colloqui individuali, i giovani possono scoprire cosa li motiva davvero e quali competenze possiedono o possono sviluppare.
- Esplorazione delle opportunità: i programmi di orientamento aiutano a conoscere le diverse opzioni di carriera, incluse le professioni emergenti.
- Sviluppo di piani personalizzati: ogni individuo è unico, e un percorso personalizzato può aumentare la probabilità di successo.
Un esempio pratico:
Supponiamo che un giovane sia interessato alla tecnologia ma non sappia quale specifica area esplorare. Un buon programma di orientamento potrebbe aiutarlo a comprendere le differenze tra programmazione, cybersecurity e sviluppo di software, indirizzandolo verso corsi di formazione o esperienze lavorative che gli permettano di fare scelte consapevoli.
Il valore delle esperienze pratiche: imparare sul campo
Oltre all’orientamento, l’importanza delle esperienze pratiche non può essere sottovalutata. Stage, tirocini e programmi di alternanza scuola-lavoro offrono ai giovani l’opportunità di testare le loro passioni e competenze in contesti reali.
- Alternanza scuola-lavoro: consentono ai giovani di sperimentare diverse realtà lavorative e di acquisire esperienza sul campo.
- Volontariato: oltre a fornire esperienza pratica, aiuta a sviluppare soft skills come la leadership e la capacità di lavorare in team.
- Progetti extra-curriculari: partecipare a progetti o competizioni può essere un modo per approfondire le proprie passioni.
Queste esperienze non solo arricchiscono il curriculum, ma permettono anche di fare scelte più informate e consapevoli.
Come il mercato del lavoro influenza le scelte dei giovani
Il mercato del lavoro è in continua trasformazione, e questo rappresenta una sfida per chi deve scegliere una carriera. Professioni che oggi sono richieste potrebbero non esserlo più tra pochi anni, mentre nuove opportunità stanno emergendo grazie all’innovazione tecnologica.
Tendenze emergenti:
- Tecnologie digitali: intelligenza artificiale, analisi dei dati e sviluppo software sono solo alcune delle aree in rapida crescita.
- Sostenibilità e green jobs: con l’aumento dell’attenzione verso la sostenibilità ambientale, stanno emergendo nuove opportunità legate all’energia rinnovabile e alla gestione dei rifiuti.
- Lavoro remoto e flessibile: la pandemia ha accelerato la diffusione del lavoro da remoto, aprendo nuove possibilità per chi desidera maggiore flessibilità.
Per affrontare queste sfide, è importante sviluppare competenze trasversali (soft skills) come la flessibilità, la resilienza e la capacità di apprendere in modo continuo.
La chiave per una carriera soddisfacente: introspezione e adattabilità
Determinare cosa si vuole fare davvero da grandi è un processo che richiede tempo, riflessione e adattamento. Le passioni possono evolvere nel tempo, così come le opportunità lavorative.
L’auto-valutazione interiore continua è un elemento chiave per mantenere il focus: riflettere periodicamente sulle proprie esperienze e obiettivi permette di capire se si è ancora sulla strada giusta o se è necessario fare aggiustamenti.
Allo stesso modo, la formazione continua è essenziale per rimanere competitivi in un mercato in continua evoluzione. Aggiornare costantemente le proprie competenze e acquisirne di nuove è il modo migliore per garantire la propria crescita professionale. Infine, il networking gioca un ruolo fondamentale, poiché costruire relazioni professionali solide può aprire nuove porte, offrire supporto nei momenti di transizione e facilitare l’accesso a opportunità inaspettate.
Conclusione: il supporto fa la differenza
La difficoltà di rispondere alla domanda “Cosa vuoi fare davvero da grande?” non è solo un problema individuale, ma una sfida collettiva. Le istituzioni, le scuole e le aziende devono collaborare per offrire ai giovani gli strumenti necessari per affrontare il mercato del lavoro con sicurezza.
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