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Come smettere di procrastinare

È capitato a tutti di avere quel giorno in cui non si ha voglia di fare niente. Non siamo macchine, a volte ci stanchiamo e non dobbiamo farcene una colpa.

Ma che succede se questa situazione si presenta più spesso del previsto?

Che fare se di fronte a un compito importante si prova uno stato d’ansia e si rimanda al giorno dopo?

Cosa succede se la procrastinazione diventa una cattiva abitudine che inficia il tuo lavoro?

Niente panico. Oggi ci sono tante persone che hanno saputo riconoscere il problema e hanno agito sulle cause per risolverlo. Hanno compreso che non è importante essere produttivi per otto ore di fila, che le pause sono fondamentali finché non diventano distrazioni.

Se anche tu vuoi risolvere questo problema (che sia saltuario o cronico), questo articolo fa esattamente al caso tuo.

Smettere di procrastinare è possibile. I modi? Riconoscimento del problema, consapevolezza e determinazione nel sbarazzarsene una volta per tutte

smettere di trovare scuse per procrastinare

Procrastinare: definizione e tipologie

La parola ‘procrastinazione’ deriva dal termine latino pro crastinus che, tradotto approssimativamente, significa ‘a favore di qualcosa che appartiene al domani’. La sua antica origine ti fa capire come questa idea non sia nuova e come la gente procrastini già da tanto tempo.

Diciamo che con questo termine intendiamo normalmente la scarsa capacità di organizzazione del tempo di qualcuno, anche se non sempre è questo il caso. Infatti, ne esistono due tipi: acuta e cronica.

La procrastinazione acuta può dipendere da piccoli sbalzi d’umore durante la giornata, oppure può essere influenzata da altri fattori psicologici che si manifestano saltuariamente (come avere una brutta giornata, per esempio).

Quella cronica, invece, ha una causa psicologica più forte e permanente che non può essere eliminata così facilmente come nel caso precedente. Alcune ricerche hanno rilevato che coloro che ne soffrono possono tuttavia attenuarla e pian piano risolverla attraverso la regolazione emotiva e la gestione dello stress. Questo perché la procrastinazione può derivare anche da un’incapacità di far fronte a emozioni difficili nel momento presente o dalla paura di non essere in grado di affrontare le emozioni negative.

Va da sé che queste due tipologie debbano essere affrontate in modi diversi.

Ma veniamo al nocciolo della questione.

È probabile che adesso ti stia chiedendo: procrastinare equivale a essere pigri?

Ecco, diciamolo sin da subito. No, si tratta di due concetti ben distinti.

Mentre la procrastinazione è un processo attivo che di solito comporta l’ignorare un compito sgradevole, ma probabilmente più importante, in favore di uno più piacevole o più facile , la pigrizia suggerisce apatia, inattività e mancanza di volontà di agire.

Nonostante ciò, cedere a questo impulso può portare a gravi conseguenze. Per esempio, alcuni piccoli episodi di procrastinazione possono scatenare un senso di colpa che, automaticamente, riduce la nostra produttività, facendoci perdere di vista l’obiettivo da raggiungere.

Quindi, per contrastare questo fenomeno, vediamo alcuni modi per sopperire alla voglia di rimandare qualcosa al giorno dopo.

Leggi anche: In fase di colloquio è importante distinguersi: 3 strategie per riuscirci

Stop alla procrastinazione: i modi per aumentare la produttività e il rendimento (a lavoro e a casa)

#1 Organizzazione

È più probabile cedere alla procrastinazione senza un piano specifico che delinei il tuo lavoro. Investire in un’agenda potrebbe essere una buona idea. Inizia a tenere traccia di tutti i tuoi compiti e delle loro date di scadenza. Quando si è organizzati, si ha un quadro più ordinato e misurato in cui lavorare.

#2 Fissare delle scadenze

Fissare dei limiti entro i quali completare un compito è un ottimo modo per evitare di rimandarlo al giorno dopo. Per questo, è fondamentale stabilire una data precisa entro la quale si vuole portare a compimento un progetto. A questo proposito, il consiglio è cercare di finire sempre un paio di giorni prima, in modo tale da avere tempo extra per gestire eventuali criticità improvvise.

#3 Stabilisci cosa merita priorità

Per collegarci al punto uno, stila una lista di tutte le attività e compiti che devi portare a termine (nella tua agenda magari). In questo modo, avrai un quadro più chiaro e potrai organizzare il tempo al tuo meglio. Può essere una buona idea partire dagli incarichi più pesanti o che richiedono maggiore attenzione, per poi proseguire via via con compiti sempre più ‘leggeri’ e meno impegnativi. Così, affronterai la settimana con uno spirito diverso e un atteggiamento più positivo!

#4 Eliminare ogni distrazione

Sbarazzarsi delle distrazioni è un ottimo consiglio per evitare la procrastinazione e portare i progetti a compimento. Se spegni il telefono ed eviti di controllare la home di Instagram ogni dieci minuti, per esempio, ti accorgerai di quanto tempo hai risparmiato. Cerca di lavorare in un posto tranquillo dove non vieni interrotto; se può aiutarti a concentrarti, metti su un po’ di musica classica.

#5 Concediti delle pause

Lavorare per ore e ore ininterrottamente non farà di te una persona più produttiva. Non sottovalutare mai le pause. Per questo (e mi ricollego ai punti precedenti), essere organizzati e concludere nei tempi prestabiliti, o ancora meglio in anticipo, ti permette di affrontare il compito con serenità. In questo modo, potrai concederti dei momento di relax durante la giornata.

Quindi, fermati per 10-15 minuti. Ascolta musica, sgranchisciti le gambe, fai stretching – qualsiasi cosa che ti distragga dal lavoro e che ti permetta di rilassarti. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, fare delle pause frequenti riduce lo stress e aumenta la produttività.

#6 Premiati

Premiare sé stessi può incentivare a portare a termine un compito con maggiori grinta e determinazione. Dopo tutto, hai fatto un buon lavoro, quindi, perché non ricompensarti nel giusto modo? Una volta raggiunto l’obiettivo concediti una coccola che ti gratifichi, come guardare un episodio della tua serie tv preferita o rilassarti con un bagno caldo e candele profumate.

Questi erano alcuni consigli per sopperire alla procrastinazione. Diciamo che, quando non si tratta di un problema cronico che richiede maggiore aiuto, la determinazione e la forza di volontà fanno davvero la differenza.

ragazza che procrastina mentre lavora al computer

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Leggi anche: Come si calcola il prezzo di vendita? Così puoi dare un valore (corretto) al tuo lavoro

Conclusioni

In questo articolo abbiamo visto in cosa consiste la procrastinazione, la differenza tra quella acuta e quella cronica e perché non si deve confondere con la pigrizia.

Abbiamo fornito poi alcuni consigli per cercare di eliminare questa deleteria abitudine ed essere più produttivi.

Infine, abbiamo conosciuto il progetto di CVing, piattaforma innovativa sotto ogni suo aspetto.

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